Fallisce il progetto Luxottica "Zero Car" e torna l'eterno caos nei parcheggi

Luxottica di Sedico
SEDICO - Servizio "Zero car" di Luxottica con buone premesse, meno bene i risultati. Da sempre il problema parcheggio tocca la zona di Sedico nell'area degli...

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SEDICO - Servizio "Zero car" di Luxottica con buone premesse, meno bene i risultati. Da sempre il problema parcheggio tocca la zona di Sedico nell'area degli stabilimenti Luxottica imponendo spesso ai dipendenti una partenza anticipata da casa per poter trovare uno spazio idoneo per l'auto, la quantità di mezzi che ogni giorno si riversa nella zona industriale sedicense mette anche in crisi il "sistema parcheggio" del comune. Per ridurre questo problema, tagliando anche l'inquinamento, la direzione dell'occhialeria ha introdotto lo Zero car: in buona sostanza chi arriva al lavoro in auto, con a bordo almeno altri due dipendenti, ha il parcheggio assicurato. Quindi partenza da casa in relax e arrivo al lavoro senza stress derivante dalla ricerca del posto macchina. Equipaggi identificati, spazi ben segnalati, oltre un centinaio, sia con segnaletica verticale che orizzontale riportante il numero dell'equipaggio e funzionamento degno di una bella idea. Con il passare del tempo qualcosa nel meccanismo si è guastato e ora dello Zero car rimane solo la segnaletica verticale che nessuno o quasi osserva più.

 A porsi delle domande sono i dipendenti che ancora oggi arrivano nel parcheggio interessato con l'auto carica di personale. Con sorpresa, ma forse ormai non più, trovano il posto occupato da chi non ne ha diritto. Alle richieste fatte agli uffici competenti dell'azienda non è stata fornita una risposta soddisfacente se non quella di indicare il parcheggio come di proprietà del comune di Sedico e che poco si poteva fare per gestire l'emergenza Zero car. Sparendo la segnaletica orizzontale il parcheggio ecologico è diventato un parcheggio normale e i dipendenti autorizzati alla sosta e rispettosi delle direttive si sono attrezzati con un cono da cantiere, quelli tradizionali arancioni, sistemandolo nello stallo in loro assenza. Una buona soluzione che però dava fastidio a qualcuno che ha fatto sparire. Fra i dipendenti si mormora che l'autore possa essere il comune di Sedico altri indicano l'azienda, questo perché si sarebbe configurata l'occupazione di suolo pubblico.  

Sulla questione coni arancioni il primo cittadino di Sedico, Stefano Deon, sorride, ma fa delle precisazioni: «La questione è complessa. Il parcheggio è di proprietà di Luxottica, ma sull'area c'è un vincolo di uso pubblico nato durante la procedura di ampliamento dello stabilimento nel 2016: è stata emessa un'ordinanza per far si che si potesse applicare il codice della strada sull'area interessata permettendo ai nostri vigili di pattugliare». Deon poi entra nel particolare: «Per quanto riguarda l'iniziativa Zero car il comune non c'entra nulla. Nell'ordinanza i parcheggi Zero car erano stati inseriti e rimaneva riservati all'iniziativa, ma di fatto la gestione e il controllo è in capo a Luxottica. Ci siamo accorti con i vari controlli che la cosa ormai è un po' confusa e quindi abbiamo attivato un dialogo con l'azienda per capire se il servizio che nasce con buoni propositi funziona veramente o se p il caso di fare un passo indietro».  Il sindaco Deon tende le braccia a Luxottica: «La situazione che vede i parcheggi Zero car in capo a Luxottica non ci permette di multare chi ne fa uso improprio, non siamo noi che dobbiamo intervenire, perché sono in gestione all'azienda. A breve ritorneremo sull'argomento area di sosta perché ci sono delle cose da sistemare. Ovviamente toccheremo anche lo Zero car per capire cosa Luxottica vorrà fare, se continuare oppure no. Però li deve far funzionare l'azienda, ma ci deve essere anche del buon senso da parte dei fruitori».

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Il Gazzettino