Luxottica, pranzo al sacco per chi non ha il green pass

La sede di Luxottica ad Agordo
AGORDO (BELLUNO) - In Luxottica è tempo di lunch-box. Se da lunedì 23 agosto potrà infatti accedere alle mense aziendali solamente chi ha il Green pass, ecco...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

AGORDO (BELLUNO) - In Luxottica è tempo di lunch-box. Se da lunedì 23 agosto potrà infatti accedere alle mense aziendali solamente chi ha il Green pass, ecco che la multinazionale dell'occhiale va incontro ai dipendenti che non lo posseggono offrendo loro un sacchetto contenente il cibo da consumare all'esterno degli stabilimenti. Una proposta, questa, che ha cercato il confronto delle sigle sindacali che hanno dato disponibilità alla condivisione delle scelte: al primo incontro ne seguiranno altri la settimana prossima. A differenza ad esempio delle rsu di Electrolux Susegana che hanno detto no ai pasti in giardino: sono una grave violazione delle norme igienico sanitarie. 


LA SITUAZIONE

Dopo la pausa delle vacanze estive dalla prossima settimana i reparti del colosso bellunese riapriranno le porte. Con una novità, di valenza nazionale: rispettando le nuove disposizioni governative, l'accesso alla mensa aziendale sarà consentito solo ai dipendenti in possesso di certificazione verde Covid-19, da esibire all'ingresso agli addetti mensa preposti al controllo con scansione del QR code. Di ieri il messaggio dal quartier generale di Agordo alle diverse migliaia di dipendenti italiani, di cui circa 5mila solo tra Agordo, Sedico e Cencenighe. La comunicazione di servizio spiega che per coloro che non sono ancora provvisti della certificazione e per dare modo a tutti di completare le procedure per ottenerla, l'azienda sta predisponendo temporaneamente per le prossime settimane un servizio di lunch-box da ritirare nei pressi delle mense e da consumare all'esterno dei locali aziendali. Per alcuni giorni a partire dal prossimo lunedì saranno presenti all'ingresso degli stabilimenti, all'inizio di ogni turno lavorativo, operatori dei servizi mensa per dare informazioni e raccogliere prenotazioni del servizio da asporto.


IL CONFRONTO

Data l'attualità delle nuove misure, l'azienda ha garantito che manterrà aperto il confronto con le parti sociali e che continuerà a seguire con attenzione le evoluzioni del quadro normativo e del dibattito pubblico per adeguare le misure di prevenzione, garantendo sempre la massima tutela della salute e della sicurezza delle proprie maestranze. Luxottica conferma inoltre il sostegno alla campagna nazionale di vaccinazione anti-Covid, al motto: Proteggersi è un diritto, vaccinarsi è una scelta di responsabilità verso te stesso e chi ti sta vicino: il tuo contributo è fondamentale per contrastare la diffusione del contagio.


I SINDACATI

«Luxottica - fanno sapere Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil - ci ha convocati per informarci della situazione e di come intende procedere. Al momento sta vagliando alcune ipotesi per garantire il rispetto delle norme e il diritto alla consumazione del pasto. Ciò comporterà comunque la necessità di distinguere fra lavoratori dotati di Green pass e coloro invece che non ce l'hanno. Continueremo a monitorare l'evoluzione della normativa e a tenere un costante confronto con le rappresentanze sindacali unitarie di fabbrica. Pertanto in ogni stabilimento verranno convocati i comitati Covid aziendali per valutare congiuntamente le possibili soluzioni. Come sindacato, al contempo, sollecitiamo tutti i lavoratori alla massima responsabilità per diffondere le vaccinazioni e tutte le iniziative di prevenzione». Una posizione più morbida, quella sindacale bellunese, rispetto ad altre come ad esempio quella dei colleghi trevigiani che all'Electrolux hanno chiuso il discorso sostenendo che «la mensa resta un diritto fondamentale e non discutibile per lavoratrici e lavoratori».

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino