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AGORDO (BELLUNO) - In Luxottica è tempo di lunch-box. Se da lunedì 23 agosto potrà infatti accedere alle mense aziendali solamente chi ha il Green pass, ecco che la multinazionale dell'occhiale va incontro ai dipendenti che non lo posseggono offrendo loro un sacchetto contenente il cibo da consumare all'esterno degli stabilimenti. Una proposta, questa, che ha cercato il confronto delle sigle sindacali che hanno dato disponibilità alla condivisione delle scelte: al primo incontro ne seguiranno altri la settimana prossima. A differenza ad esempio delle rsu di Electrolux Susegana che hanno detto no ai pasti in giardino: sono una grave violazione delle norme igienico sanitarie.
LA SITUAZIONE
Dopo la pausa delle vacanze estive dalla prossima settimana i reparti del colosso bellunese riapriranno le porte. Con una novità, di valenza nazionale: rispettando le nuove disposizioni governative, l'accesso alla mensa aziendale sarà consentito solo ai dipendenti in possesso di certificazione verde Covid-19, da esibire all'ingresso agli addetti mensa preposti al controllo con scansione del QR code. Di ieri il messaggio dal quartier generale di Agordo alle diverse migliaia di dipendenti italiani, di cui circa 5mila solo tra Agordo, Sedico e Cencenighe.
IL CONFRONTO
Data l'attualità delle nuove misure, l'azienda ha garantito che manterrà aperto il confronto con le parti sociali e che continuerà a seguire con attenzione le evoluzioni del quadro normativo e del dibattito pubblico per adeguare le misure di prevenzione, garantendo sempre la massima tutela della salute e della sicurezza delle proprie maestranze. Luxottica conferma inoltre il sostegno alla campagna nazionale di vaccinazione anti-Covid, al motto: Proteggersi è un diritto, vaccinarsi è una scelta di responsabilità verso te stesso e chi ti sta vicino: il tuo contributo è fondamentale per contrastare la diffusione del contagio.
I SINDACATI
«Luxottica - fanno sapere Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil - ci ha convocati per informarci della situazione e di come intende procedere. Al momento sta vagliando alcune ipotesi per garantire il rispetto delle norme e il diritto alla consumazione del pasto. Ciò comporterà comunque la necessità di distinguere fra lavoratori dotati di Green pass e coloro invece che non ce l'hanno. Continueremo a monitorare l'evoluzione della normativa e a tenere un costante confronto con le rappresentanze sindacali unitarie di fabbrica. Pertanto in ogni stabilimento verranno convocati i comitati Covid aziendali per valutare congiuntamente le possibili soluzioni. Come sindacato, al contempo, sollecitiamo tutti i lavoratori alla massima responsabilità per diffondere le vaccinazioni e tutte le iniziative di prevenzione». Una posizione più morbida, quella sindacale bellunese, rispetto ad altre come ad esempio quella dei colleghi trevigiani che all'Electrolux hanno chiuso il discorso sostenendo che «la mensa resta un diritto fondamentale e non discutibile per lavoratrici e lavoratori».
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Il Gazzettino