Cadono calcinacci dal tetto: la frazione di Cavazzana resta senza chiesa

La chiesa di Cavazzana di Lusia
LUSIA - La chiesa di San Lorenzo è stata chiusa per motivi di sicurezza dopo che un intervento per un distacco di intonaco ha rivelato il pessimo stato di alcune...

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LUSIA - La chiesa di San Lorenzo è stata chiusa per motivi di sicurezza dopo che un intervento per un distacco di intonaco ha rivelato il pessimo stato di alcune travi. È successo a Cavazzana dove il parroco don Antonio Rossi, che ha assunto da poco il ruolo di pastore per la parrocchia della frazione e per quella di Lusia, ha dovuto prendere a malincuore la decisione d’intesa col vescovo per tutelare l’incolumità dei fedeli. Don Antonio spiega che tutto è iniziato ai primi di febbraio, quando è caduto dell’intonaco da un’area da cui si prevedeva che prima o poi potesse verificarsi un distacco.   «In seguito a quell’episodio, due settimane fa è stato fatto un intervento per togliere la porzione di intonaco rimasta pericolante – racconta il pastore delle comunità di Lusia e Cavazzana -. Facendo quest’operazione, però, da una parte è caduto tutto l’intonaco, dall’altra architrave invece è venuta giù anche l’arella, la parte che si trova sopra l’intonaco, e sono rimaste a vista delle travi che sostengono le volte laterali decorative».

PARTE DECORATIVA
Dunque non si tratta di materiale caduto dalla copertura, precisa il parroco, bensì di una parte decorativa, ma che comunque ha un peso. «Ci siamo accorti che le travi in questione sono completamente marce, perciò per motivi di sicurezza, d’accordo col vescovo Pierantonio Pavanello e con l’architetto Massimiliano Furini, si è deciso di chiudere la chiesa - prosegue don Antonio –. Ad essere danneggiato non è quindi il tetto, che è stato rifatto qualche anno fa ed è a posto, ma le travi che sorreggono le volte laterali».
PRECAUZIONE
La chiusura del luogo di preghiera è una scelta fatta con rammarico ma necessaria per tutelare l’incolumità dei parrocchiani, in attesa di capire ciò che si potrà fare per poter riaprire San Lorenzo. Si può supporre che saranno necessari lavori di una certa importanza, ma la situazione è ancora in fase di studio. «Mercoledì mattina avrò un incontro col vicario generale don Damiano Furini e con l’architetto Massimiliano Furini in cui si cercherà di capire come si potrà intervenire e in che tempi», prospetta il parroco. Certamente sarà da valutare anche l’entità della spesa necessaria per mettere in sicurezza la chiesa costruita alla fine del Settecento dall’architetto lendinarese don Francesco Baccari.
MESSE A SCUOLA

«Nel frattempo le celebrazioni festive vengono garantite nei locali dell’ex scuola elementare di Cavazzana – conclude don Antonio – Matrimoni, funerali, battesimi e sacramenti saranno invece celebrati nella chiesa dei Santi Vito e Modesto di Lusia, che compone con Cavazzana l’unità pastorale». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino