LUSIA - La chiesa di San Lorenzo è stata chiusa per motivi di sicurezza dopo che un intervento per un distacco di intonaco ha rivelato il pessimo stato di alcune...
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PARTE DECORATIVA
Dunque non si tratta di materiale caduto dalla copertura, precisa il parroco, bensì di una parte decorativa, ma che comunque ha un peso. «Ci siamo accorti che le travi in questione sono completamente marce, perciò per motivi di sicurezza, d’accordo col vescovo Pierantonio Pavanello e con l’architetto Massimiliano Furini, si è deciso di chiudere la chiesa - prosegue don Antonio –. Ad essere danneggiato non è quindi il tetto, che è stato rifatto qualche anno fa ed è a posto, ma le travi che sorreggono le volte laterali».
PRECAUZIONE
La chiusura del luogo di preghiera è una scelta fatta con rammarico ma necessaria per tutelare l’incolumità dei parrocchiani, in attesa di capire ciò che si potrà fare per poter riaprire San Lorenzo. Si può supporre che saranno necessari lavori di una certa importanza, ma la situazione è ancora in fase di studio. «Mercoledì mattina avrò un incontro col vicario generale don Damiano Furini e con l’architetto Massimiliano Furini in cui si cercherà di capire come si potrà intervenire e in che tempi», prospetta il parroco. Certamente sarà da valutare anche l’entità della spesa necessaria per mettere in sicurezza la chiesa costruita alla fine del Settecento dall’architetto lendinarese don Francesco Baccari.
MESSE A SCUOLA
«Nel frattempo le celebrazioni festive vengono garantite nei locali dell’ex scuola elementare di Cavazzana – conclude don Antonio – Matrimoni, funerali, battesimi e sacramenti saranno invece celebrati nella chiesa dei Santi Vito e Modesto di Lusia, che compone con Cavazzana l’unità pastorale». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino