Cresce la paura nella valle del Boite: nel giardino di casa trova cervi sbranati dal lupo

Un cervo sbranato dal lupo
VALLE DI CADORE - Sempre più vicini alle case e la paura degli abitanti per i propri animali cresce. I lupi trovano cibo facile, la gente è molto preoccupata....

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VALLE DI CADORE - Sempre più vicini alle case e la paura degli abitanti per i propri animali cresce. I lupi trovano cibo facile, la gente è molto preoccupata. L'ultima segnalazione arriva dalla valle del Boite, da Vallesina, frazione di Valle di Cadore, dove un residente, Claudio Agnoli racconta della preoccupazione sua, e dei vicini, «mia cugina di sera non esce più con il suo cane», per la presenza ormai accertata in zona del lupo. Che il predatore sia nei paraggi è certificato dalle carcasse di due cervi maschi trovate, una giovedì scorso proprio sotto l'abitazione di una vicina, a Vallesina di sotto nella direzione della piccola centralina, la seconda invece più in alto ma sempre nei pressi della case scoperta ieri, 12 luglio.

L'INCUBO
Come i vicini anche Agnoli ha un cane che in passato era libero di muoversi vista la tranquillità del borgo lontano dal grande traffico che passa sulla statale sopra, ma ora è continuamente tenuto sotto controllo dal proprietario. «È diffusa grande preoccupazione -assicura Agnoli- non si può stare tranquilli, ho segnalato l'accaduto agli enti competenti, mi hanno assicurato che arriveranno i carabinieri forestali». La decomposizione delle carcasse con le temperature di questo periodo, avrà un'accelerazione e il fetore durerà a lungo se non saranno smaltite rapidamente. La tranquillità del borgo è compromessa, Vallesina si sviluppa in un pugno di case lungo l'omonimo corso d'acqua proprio sotto la strada d'Alemagna; immersa nel verde, nei mesi estivi ritornano i proprietari della case solitamente chiuse per le vacanze.

IL PRECEDENTE


La presenza del lupo fino a qualche tempo fa era oggetto di curiosità, magari per le notizie che arrivavano dai paesi vicini dove già si registravano le predazioni, ora diventa una certezza. Non c'è paese della vallata che non abbia segnalato il passaggio e la stanzialità del grande predatore, ma un conto è sentirne parlare, diverso è uscire di casa e trovare un cervo predato in mezzo al prato. Agnoli e vicini attendono le valutazioni degli esperti con il massimo rispetto dell'animale tutelato, ma con altrettanta attenzione per i propri animali d'affezione, oltre che per se stessi. Alcuni asinelli sono stati facili prede a Cortina, sia nelle estati passate, sia nelle scorse settimane, i sopravvissuti ora sono in ricoveri sicuri. Il lupo vive bene nel bellunese dove è stato segnalato ormai ovunque, talmente bene che in poco tempo la sua presenza è aumentata e di molto, si erano quantificati 17 branchi a fine 2022 per 5, 6 capi a branco; pensare che erano 5, 6 appena due anni fa. In questa terra hanno trovato spazi liberi e tanto cibo. Per inquadrare il fenomeno ci si deve però attenere agli ultimi dati Ispra, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale: 3300 sono i lupi stimati sul territorio nazionale, di questi 946 sulle Alpi, e di questi 266 nella zona orientale, compreso il bellunese.
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Il Gazzettino