Il lupo fa strage di daini in Alpago

Il lupo fa strage di daini a Chies d'Alpago
CHIES D'ALPAGO - Strage di daini a Moda, in comune di Chies. Da 23 sono rimasti sono in 5. Uno è riuscito a fuggire nel bosco, a scappare dal recinto e a rendersi...

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CHIES D'ALPAGO - Strage di daini a Moda, in comune di Chies. Da 23 sono rimasti sono in 5. Uno è riuscito a fuggire nel bosco, a scappare dal recinto e a rendersi libero. Gli altri quattro sono stati risparmiati dalla furia dei carnivori che da qualche mese gironzolano nella conca. “Sapevamo della presenza dei lupi dalle fototrappole posizionate nei boschi – spiega Paolo Barattin, proprietario del piccolo allevamento a uso personale -, ma mai avremmo pensato una simile strage”. Il tutto è iniziato tre notti fa e si è concluso nella notte tra martedì e mercoledì: prima 9 e poi altri 9 daini lasciati a terra, azzannati e uccisi.



La polizia provinciale, chiamate entrambe le volte dai Barattin, ha confermato come sia opera dei lupi. Di una coppia giovane, che sta familiarizzando con il territorio della Conca. “Sono trent’anni che alleviamo i daini nel recinto – spiega Barattin -, non era mai mai successo nulla. Siamo una famiglia di cacciatori, da tradizione abbiamo questo spazio di tre ettari che viene curato dai daini. Di recente io sapevo che c’erano i lupi in giro, ma non avremmo mai immaginato potesse finire così. Il recinto elettrico? No, di solito per i daini non si usa, viene impiegata una rete alta due metri che fino a poche notti fa era sufficiente”. Non hanno saltato, per superare l’ostacolo, ma hanno scavato sotto e si sono creati una sorta di buco per poi introdursi all’interno, i predatori. Una volta dentro hanno gettato nel panico il piccolo branco. La prima razzia, di tre notti fa, si è conclusa con 9 animali morti a terra e la seconda con altri 9. Il bilancio, insomma, è di 18 daini uccisi, di uno scappato e ora nei boschi libero, di uno ferito ad una coscia e alla gola e di tre apparentemente illesi. Sono spaventati però, quando sentono un minimo rumore ora si mettono subito in allerta. La scoperta della strage è stata fatta, entrambe le volte, il mattino seguente da un membro della famiglia Barattin. Ieri mattina, per esempio, è toccato al cugino di Paolo dare agli altri l’amara notizia. Si stava recando al recinto per portare il cibo alle bestiole quando, già da lontano, si è accorto dei corpi a terra. “Non metteremo l’elettrificazione, ma abbiamo sistemato la recinzione e aggiustato i buchi – conclude Paolo -. Speriamo bene. Il danno economico? Non saprei quantificarlo con precisione perché di certo diverse daine erano gravide ma penso attorno a qualche migliaio di euro”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino