Lupi in val di Gares, i branchi si aggirano di notte fra le case dei paesi. L'ultimo avvistamento a Falcade

Branco di lupi, foto d'archivio
CANALE D'AGORDO (BELLUNO) - Si moltiplicano gli avvistamenti di lupi solitari o in branchi in agordino, una situazione che rischia di esasperare gli animi anche per il...

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CANALE D'AGORDO (BELLUNO) - Si moltiplicano gli avvistamenti di lupi solitari o in branchi in agordino, una situazione che rischia di esasperare gli animi anche per il fatto che gli animali di notte si aggirano indisturbati nelle strade dei paesi. Una prossimità che non lascia tranquilli.

I PRECEDENTI

Tra i più recenti, va registrato l'avvistamento di Falcade: un maschio adulto e solitario è stato ripreso mentre girovagava indisturbato tra le case di Falcade; ma altri esemplari in branco erano stati visti sulla riva destra del lago di Alleghe in comune di Rocca Pietore.

Non solo uomini in allarme, ma anche la fauna risente dell'aumentata presenza dei predatori nel territorio: varie specie tra cui principalmente gli ungulati con il cervo che un tempo era il vero "re" del bosco, hanno abbandonato pascoli e abetaie a rischio. Daniele Rosson presidente della riserva di caccia di Canale e consigliere comunale sottolinea come questo fenomeno sia stato evidenziato nella valle di Gares dove un tempo il censimento dei capi di cervo restituiva una popolazione molto numerosa.

Oggi i capi sono drasticamente calati. «Questa "fuga" dal lupo non riguarda tanto il capriolo come da un primo momento era sembrato, ma ha inciso soprattutto sulla popolazione di cervi. Ed è molto probabile che questa situazione sia stata in qualche maniera provocata dalla presenza del lupo. Il cervo una volta intimorito o impaurito cambia territorio spostandosi in luoghi più sicuri. Una rarefazione di capi percepita in varie riserve, ad esempio in quella di Canale, ma anche in quella di Vallada, due riserve dove la presenza del cervo fino a un po' di tempo fa era massiccia ed invece ora il numero si è ridotto di parecchio. Contemporaneamente è stata registrata in numero crescente la presenza di cervi nella vicina riserva di Falcade, quasi che i cervi avessero trovato qui un po' di tranquillità». Bisogna vedere fino quando. Fuga strategica, dunque, per sottrarsi ai lupi, e non è escluso che alla fine il lupo segua comunque le sue prede. Per Rosson la presenza del lupo in valle di Gares e in valle del Biois è destinata tuttavia a diventare fissa, non di passaggio o temporaena. Quale scenario per l'uomo? «Sarà necessario trovare una forma di convivenza».

IL CONTESTO

È vero che sempre di più gli avvistamenti si verificano attorno agli abitati o nei centri dei paesi. Il bosco oggi è abbandonato a se stesso, la sua cura e la sua manutenzione non sono sistematiche e puntuali, ci pensano come possono i volontari che però non possono tenere sotto controllo l'intero territorio. Così l'avanzata del bosco verso i centri abitati sembra inarrestabile e con essa anche la distanza tra i lupi e gli umani è destinata ad assottigliarsi. La manutenzione che in passato l'uomo gli dedicava ormai lambisce molti centri abitati e quindi per il lupo e molto facile accedere ai paesi in cerca di cibo, tanto più che poi vengono anche attirati dagli avanzi che la gente lascia fuori dalle case per dar da mangiare alle volpi e che invece vengono presi dai lupi. Rosson vive nella piccola frazione di Gares e ne sa qualcosa: anche qui il bosco lambisce il centro abitato.


In questo caso come successo in vari paesi anche alcuni sindaci dell'agordino hanno diramato un'ordinanza in cui si vieta di dare da mangiare agli animali selvatici. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino