Lupi fanno strage di pecore in Val Visdende. L'allevatrice: «Predatori intorno ai recinti giorno e notte»

Lupi ormai inarrestabili in Val Visdende
SAN PIETRO - Un branco di lupi ha azzannato una ventina di pecore in Val Visdende, dove ormai i primi sono di casa, tanto da preoccupare anche i cercatori funghi. Di...

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SAN PIETRO - Un branco di lupi ha azzannato una ventina di pecore in Val Visdende, dove ormai i primi sono di casa, tanto da preoccupare anche i cercatori funghi. Di quest'ultimi diversi stanno decidendo di abbandonare la passione o di svolgerla nelle fasce altimetriche inferiori, nella speranza di non incontrarli più in basso. In varie zone dell'anfiteatro naturale sono state trovate pecore morte, azzannate, mezze mangiate o agonizzanti. Ed ora quelle sopravvissute sono terrorizzate e in fuga appena vedono o sentono un cane muoversi. In alcuni casi alcune sono apparse molto ferite tanto da dover chiamare il veterinario per accompagnare gli animali verso l'eutanasia.

I pastori hanno ripercorso il tragitto compiuto dal gregge, per recuperare le carcasse e, una volta ottenuto il consenso delle autorità, sotterrarle. Altri esemplari, inseguiti dai lupi per chilometri, sono introvabili: presumibilmente caduti in dirupi o rimasti prigionieri nel bosco. «È straziante vedere in lontananza ed attorno al recinto i lupi, di giorno e di notte - racconta sui social l'allevatrice che ha subito l'attacco, da anni frequentatrice della Val Visdende -. Altrettanto si può dire per la copiosa documentazione da compilare, carta su carta, per ricevere un risarcimento che non cura nulla, né a livello economico né tantomeno a livello affettivo».

La speranza è di suscitare una riflessione su quanto sta avvenendo. «Dormiamo vicino alle pecore per difenderle dalla strage, anche sotto al diluvio o a 2.000 metri di altitudine - conclude la donna -. Non si dica che basta avere i cani da guardiania, perché si sa che se ammazzano un cane del turista che rincorre le pecore o se danno un morso a chi passa con la moto in mezzo al gregge a tutta velocità, la colpa di chi è? Naturalmente nostra». Il gregge è noto in Comelico, dove transita in primavera per raggiungere la Val Visdende, dalla quale ritorna in autunno, suscitando ad ogni passaggio l'ammirazione della gente nei confronti degli allevatori che, con coraggio, costanza ed impegno, si occupano di un'attività un tempo tra le principali del comprensorio.

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Il Gazzettino