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VENEZIA - Ieri, alle 6 del mattino, è scomparso all'età di 59 anni Luigi "Chico" Checchini, titolare dell'hotel Minerva e Nettuno e di Ca' Pier. Una morte improvvisa e inaspettata, tanto che "Chico" - raccontano i familiari - sembrava dormisse. Checchini era un uomo poliedrico, da 30 anni consigliere dell'Associazione Veneziana Albergatori, ma soprattutto dedito alla venezianità e alle sue poliedriche forme.
Addio Chico
Proveniva da una famiglia di albergatori e riusciva con caparbietà a coniugare il suo modo di essere imprenditore alla vecchia hotellerie veneziana ed al suo senso più profondo.
C'è grande cordoglio in seno all'Ava: «Aveva un immenso amore per la città - afferma il direttore Claudio Scarpa - Chico era capace di idee e visioni, primo ad attivarsi per i 1600 anni di Venezia, compleanno della sua città. Era capace anche di sognare e di volare, sempre se si parlava di Venezia.
Ha sempre fornito spunti per la nostra categoria, persona attiva, dinamica, ben inserita nel tessuto sociale della città, dedicando particolare attenzione all'ecologia e alla storia di Venezia». L'avvocato Giorgio Suppiej è il legale della famiglia Checchini già con il padre di Luigi: «Perdiamo un veneziano di razza anche nelle iniziative imprenditoriali - osserva Suppiej - Chico era amico di tutti quelli che volevano conservare la nostra civiltà. Almeno se n'è andato sereno». Luigi Checchini lascia la moglie Eloana Donà, ed i fratelli Carlo e Luigina. La data delle esequie non è stata ancora fissata.
Il Gazzettino