VENEZIA - Luigi Brugnaro si ricandida a sindaco di Venezia. L'ha detto chiaro e tondo oggi, 14 marzo, durante il forum Ansa: «Per fare le cose ci vuole...
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Nel corso del forum Ansa, il sindaco di Venezia ha affrontato molti temi.
TASSA DI SBARCO RINVIATA «Col contributo di accesso non possiamo partire prima del 1 maggio. Potrà essere giugno o luglio, ma è difficile fare previsioni ora. Quest'anno prevedo di raccogliere 3 milioni, ma non sono sicuro neanche di riuscirci. Lo pagherà solo chi viene a Venezia in giornata e non paga la tassa di soggiorno».
GRANDI NAVI «Toninelli è venuto a Venezia prima di Natale dicendomi che, una volta tornato a Roma, avrebbe pensato a un paio di soluzioni per le grandi navi. Sono stato convocato un mese fa, quando però ci ha consegnato una lettera, neanche indirizzata a me, con cui si facevano proposte per i porti. Da allora più nulla, non l'ho più sentito. Con il precedente governo avevamo trovato un importante accordo tra Comune, Città Metropolitana, Regione, Capitaneria, Autorità portuale e perfino con gli armatori - sottolinea - per un itinerario alternativo per le grandi navi. Ad oggi sto aspettando notizie dal ministro dei Trasporti».
AUTONOMIA: «MEGLIO TRATTARE CON REGIONE CHE CON ROMA»
«Siamo favorevoli all'autonomia, ma è meglio trattare con la Regione e quindi con Zaia, che con il governo. La Regione infatti è più vicina a noi e può comprendere meglio le nostre esigenze». Lo ha detto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro: «Sono con Zaia che si è comportato in modo leale in Veneto - ha aggiunto - poi tratteremo perché Venezia ha delle esigenze particolari».
MOSE «È un'opera importantissima per la salvaguardia della città, e quindi deve essere finita.
VIA DELLA SETA «Lavoriamo da tanto sulla Via della Seta. Vorrei ricordare che Marco Polo è veneziano. Il governo cinese dice da dieci anni "noi vogliamo aprire le grandi rotte" e parla sempre di Venezia. Per la Cina la Via della Seta è tra Pechino e Venezia. I nostri politici invece, quando i cinesi parlano di Venezia, capiscono Trieste e Genova. Credo ci sia un problema di lingua. Ricordo poi che facciamo parte di alleanze storiche fortissime, siamo dentro al Patto Atlantico . Il presidente americano ha avvertito perché non sappiamo cosa si dovrebbe firmare con la Cina. Parliamo di porti ma anche di 5G, cosa che ci espone a rischi non proprio trascurabili. Io ho chiesto di toglierlo, il 5G». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino