Femminicidio di San Stino, l'ombra delle slot machine come movente

SAN STINO - Ci sarebbe l’ombra di una ludopatia dietro la tragica uccisione di Cinzia Luison, la sessantenne titolare di un apprezzato salone di parrucchiera, a...

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SAN STINOCi sarebbe l’ombra di una ludopatia dietro la tragica uccisione di Cinzia Luison, la sessantenne titolare di un apprezzato salone di parrucchiera, a Blessaglia di Pramaggiore, massacrata dal compagno, Giuseppe Pitteri, detto Walter, 65 anni, nell’appartamento nel quale la coppia risiedeva, al civico 1 di via del Donatore, in centro a San Stino di Livenza.


I carabinieri, coordinati dal pm di Pordenone, Carmelo Barbaro, hanno scoperto che l’uomo era entrato nella spirale del gioco d’azzardo, e di conseguenza il Tribunale, su richiesta dei familiari, lo scorso luglio aveva nominato un amministratore di sostegno, l’avvocato Marco Busatto, per gestire le risorse finanziarie dell’uomo ed impedire che potesse perdere tutto alle “slot machines.


L’AGGRESSIONE
Gli inquirenti ritengono che martedì, attorno alle 13, al rientro della donna a casa per pranzo, vi sia stata una discussione tra i due coniugi e che Giuseppe Pitteri abbia iniziato a colpire la donna con «violenza inaudita»: è singolare che tutti i colpi siano stati sferrati al volto e sulla testa di Cinzia Luison. Schizzi di sangue sono stati rinvenuti sulle pareti e sui pantaloni dell’uomo.

Da ieri l’indagato si trova detenuto nel carcere di Venezia, in isolamento sanitario in quanto positivo al Covid: è accusato di omicidio volontario. Domani si svolgerà l’interrogatorio di fronte al gip: a difenderlo sarà l’avvocato Ettore Santin.


I carabinieri hanno scoperto che Pitteri recentemente si era rivolto ad un civilista, l’avvocato Enrico Cornelio, per impugnare il provvedimento di nomina dell’amministratore di sostegno e per ottenere la disponibilità, almeno parziale, della sua pensione mensile di circa 1500 euro. A quanto si è appreso, l’uomo si sentiva vittima di un sopruso ed era convinto che i familiari volessero appropriarsi dei suoi soldi, e ciò lo aveva incattivito. Da tempo era violento, ma nessuna segnalazione era stata fatta alle forze dell’ordine. La Procura ha accertato che l’uomo aveva debiti con banca e finanziarie.


L’AUTOPSIA
Per ricostruire la dinamica dell’omicidio bisognerà attendere l’autopsia che sarà affidata nei prossimi giorni al medico legale Antonello Cirnelli, il quale ha già effettuato l’esame esterno del corpo della vittima. La quantità e il tipo di lesioni riscontrate fanno pensare ad un oggetto diverso dalla bottiglia che il sessantacinquenne ha dichiarato di aver utilizzato, ma anche ad un numero di colpi ben superiore ai due o tre di cui l’uomo ha parlato all’arrivo dei carabinieri, da lui stesso chiamati dopo l’uccisione della compagna. La testa della donna sarebbe stata sbattuta più volte con violenza contro la porta del salotto.


Le figlie della coppia, Greta e Noemi, 22 e 27 anni, attraverso l’avvocatessa Giovanna Tirocinio, hanno ringraziato per il cordoglio cittadino e per i segni di affetto e vicinanza manifestati da moltissime persone, chiedendo osservanza e rispetto per il lutto che stanno vivendo, preservando la loro riservatezza «in questo momento tragico». 
Ulss e amministrazione comunale si sono già attivati per fornire loro sostegno, mentre i municipi di San Stino e Pramaggiore hanno esposto le bandiere a mezz’asta in segno di lutto. Il giorno dei funerali nei due comuni sarà proclamato il lutto cittadino.


Commossa per l’accaduto anche l’attrice Amanda Sandrelli, che martedì sera, al teatro Pascutto di San Stino, ha recitato “Lisistrata”, commedia di Aristofane che tratta il tema dell’emancipazione femminile, confessando al pubblico le difficoltà a salire sul palco poche ore dopo l’efferato omicidio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino