Gli nega cento euro per i videopoker: massacrata dal marito a coltellate fermato da figlio 18enne e nipote

Gli nega cento euro per i videopoker: massacrata dal marito a coltellate fermato da figlio 18enne e nipote
CHIOGGIA - Una lite scoppiata per banali motivi e degenerata in violenza quando Quemal Jacupi si è visto negare cento euro dalla moglie, somma che temeva avrebbe speso al...

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CHIOGGIA - Una lite scoppiata per banali motivi e degenerata in violenza quando Quemal Jacupi si è visto negare cento euro dalla moglie, somma che temeva avrebbe speso al videopoker.




A raccontare la circostanza agli investigatori è stata la stessa donna, aggredita e ferita a coltellate dal marito giovedì sera, attorno alle 20, a Cavarzere. Ascoltata dai carabinieri in ospedale a Padova (dov’è stata operata) ha ricostruito gli attimi di paura: a salvarle la vita è stato l’intervento prima del figlio; poi di un nipote e di un vicino di casa che hanno cercato di fermare l’uomo che inseguiva la donna anche all’esterno dell’abitazione.



Complessivamente sono sette le coltellate che l’hanno raggiunta, una delle quali l’ha colpita ad un polmone. Quemal Jacupi, 50 anni, di nazionalità albanese, è stato bloccato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio e, ieri mattina, il giudice per le indagini preliminari Roberta Marchiori ha convalidato l’arresto ed emesso a suo carico un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.



E' ancora confuso e non ricorda quanto è accaduto. Stando alle testimonianze raccolte dagli inquirenti, quella sera aveva assunto alcol. Il primo ad intervenire in aiuto della madre è stato i figlio diciottenne che, allarmato dalle grida, è accorso, rimanendo ferito ad una mano nel tentativo di strappare il coltello da cucina con il quale il padre stava minacciando la donna.



L’episodio di violenza è proseguito all’esterno dell’abitazione, dove la vittima è stata poi soccorsa da un’ambulanza e trasportata in ospedale. Quemal Jacupi si è quindi dato alla fuga ed è stato arrestato dai carabinieri. Dalle testimonianze non emergono altri atti di violenza: tra i due coniugi qualche litigio, ma nulla di grave. Operaio edile, Quemal risiede con la famiglia a Cavarzere da circa 4 anni: negli ultimi mesi, a causa della crisi, era rimasto disoccupato e lavorava soltanto saltuariamente.



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Il Gazzettino