CONEGLIANO - Parola d'ordine: "una bottiglia di champagne". Era quello il codice per "sbloccare" l'intrattenimento a luci rosse offerto dal "Club...
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A gestirlo quella che l'indagine condotta dal sostituto procuratore Massimo De Bortoli ha svelato essere una vera e propria "mala del sesso" e nei cui confronti ieri, al termine del processo che si è svolto a Treviso, è arrivata una condanna a oltre 27 anni di reclusione complessivi, sette meno di quanti erano stati chiesti dal pubblico ministero. In primo grado sono stati dichiarati colpevoli il 41enne proprietario Emanuele Gavasso, residente a Maser (3 anni e 6 mesi e 3 mila euro di multa), il 40enne gestore del club Andrea Trentin di Conegliano (2 anni e 8 mesi e 2 mila e 100 euro di multa), i fratelli calabresi Carmelo e Vincenzo Verducci, di 38 e 35anni, condannati il primo a 9 anni e 2 mesi di reclusione il secondo a 7 anni e 6 mesi e 7.500 euro di multa e Fortunato Manganaro, 22 enne anche lui calabrese (4 anni e 6 mesi e 3 mila euro di multa). La pena più lieve è quella toccata a Ivano Faraon, residente a Conegliano, condannato a 8 mesi e millecinquecento euro di multa.
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Il Gazzettino