Zaia testimone al processo dei Casalesi: «Prima dell'arresto di Donadio, nel 2019, mai saputo di camorra a Eraclea»

Il governatore: "Ora abbiamo la certezza di infiltrazioni della criminalità mafiosa in Veneto"

VENEZIA - «Prima eravamo convinti, e forse avevamo la presunzione di essere indenni da questi fatti; oggi non abbiamo più questa convinzione e abbiamo la certezza che...

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VENEZIA - «Prima eravamo convinti, e forse avevamo la presunzione di essere indenni da questi fatti; oggi non abbiamo più questa convinzione e abbiamo la certezza che abbiamo infiltrazioni malavitose e mafiose anche in Veneto». Lo ha detto Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, chiamato oggi, 4 aprile 2023, a testimoniare come parte lesa nel processo contro la presenza dei Casalesi a Eraclea, in provincia di Venezia, nell'aula bunker del Tribunale, a Mestre. Il governatore ha anche detto di non aver mai avuto notizie, prima dell'arresto di Donadio, il 19 febbraio 2019, della presenza di un'associazione mafiosa o di una infiltrazione mafiosa a Eraclea.

«Ho fatto il mio dovere - ha sottolineato - la Regione si è costituita parte civile e sono venuto a deporre come deve fare ogni cittadino. La Regione potrebbe anche, nonostante la legge, non costituirsi parte civile, la legge lo prevede e credo quindi sia un obbligo costituirsi parte civile e denunciare quando qualcosa non va». Il processo, in corso da tempo, riguarda attività di stampo mafioso commesso nel Veneto Orientale, tra Eraclea e San Donà. Numerosi gli imputati che in parte hanno patteggiato, mentre altri sono sotto giudizio per giri di appalti non trasparenti, favori di varia natura e denaro sconosciuto al fisco.

 

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Il Gazzettino