Coletto sottosegretario alla Salute, super assessorato per Lanzarin

Luca Coletto a sin, al centro il governatore Zaia, alla sua destra Manuela Lanzarin
VENEZIA - Tre scenari per il rimpasto di Giunta, dopo la nomina del leghista Luca Coletto a sottosegretario alla Salute. Sono quelli tratteggiati ieri nei corridoi di Palazzo, in...

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VENEZIA - Tre scenari per il rimpasto di Giunta, dopo la nomina del leghista Luca Coletto a sottosegretario alla Salute. Sono quelli tratteggiati ieri nei corridoi di Palazzo, in attesa che domani il governatore Luca Zaia torni da Tokyo e prenda una decisione che tenga in equilibrio deleghe e territorialità. Conoscendo la propensione del presidente a evitare il più possibile le tensioni interne, sul Canal Grande viene ritenuta più probabile l'ipotesi di un super-assessorato alla Sanità e al Sociale per la zaiana Manuela Lanzarin, ma sul tavolo ci sono anche due alternative che coinvolgono Alessandro Montagnoli, per non scontentare il Carroccio veronese.


TEMPI E SCENARI Il cambio della guardia dovrebbe avvenire nel giro di due settimane. Secondo indiscrezioni romane, il giuramento al Quirinale potrebbe aver luogo fra martedì e mercoledì prossimi, dopodiché Coletto avrà dieci giorni per formalizzare le sue dimissioni. Una tempistica che permetterebbe a Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale, di dedicarsi alla surroga in favore del veronese Enrico Corsi dopo la chiusura della sessione di Bilancio. Ma se il passaggio del testimone a Ferro Fini sarà puramente istituzionale, quello al Balbi si annuncia politicamente più complesso. La palla è nelle mani di Zaia. Provando a ragionare con la sua testa, molti pensano che il governatore potrebbe adottare la soluzione meno impattante: dare la Sanità all'assessore Lanzarin che ha già il Sociale, vista anche l'imminente necessità di approvare il Piano sociosanitario che è suo per metà, magari distribuendo le competenze residuali come Flussi migratori, Veneti nel mondo, Attuazione del programma e Rapporti con il Consiglio fra i colleghi Cristiano Corazzari (Cultura) e Federico Caner (Turismo). I leghisti veronesi potrebbero però tornare a rivendicare il posto nell'esecutivo lasciato libero dal conterraneo Coletto, visto che nel 2015 la casella era stata occupata da un'esterna come Elisa De Berti. Per questo è possibile che le materie minori vadano a Montagnoli, che cinque mesi fa era stato risarcito con la presidenza della commissione Affari Istituzionali, che a quel punto dovrebbe essere a sua volta rimpiazzata. La terza ipotesi, per la verità un po' più da fantapolitica, riguarda invece lo scambio tra Sanità e Bilancio: il vicegovernatore Gianluca Forcolin si accollerebbe l'assessorato finanziariamente più pesante della Regione, cedendo però i cordoni della borsa complessiva allo stesso Montagnoli.


LE REAZIONI In attesa della scelta di Zaia, le novità sono state festeggiate dalla Giunta a pranzo, da cui Coletto e Lanzarin sono rientrati ricevendo le congratulazioni dei presenti: lui le ha accolte («Grazie»), mentre lei ha preso tempo («Portano male...»). Da registrare l'ironia del Partito Democratico durante il dibattito consiliare, a proposito dei rapporti difficili tra Lega e Movimento 5 Stelle, alleati a Roma e avversari in Veneto: «Abbiamo la fortuna di avere in aula un esponente del Governo, chiediamo a Coletto come stanno le cose...», ha detto il capogruppo dem Stefano Fracasso. Al neo-sottosegretario, intanto, sono andati il benvenuto del ministro Giulia Grillo («Con il suo arrivo la nostra squadra diventa ancora più forte») e i complimenti del sindacato dei medici Fimmg guidato da Domenico Crisarà («Una nomina meritata per l'impegno con cui ha reso il sistema sanitario regionale uno tra i primi»). 
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Il Gazzettino