Auto "fantasma" parte in retromarcia: 13enne intrappolato si schianta sul muro

Auto "fantasma" parte in retromarcia: 13enne intrappolato si schianta sul muro
LOZZO - Un gioco. Un divertimento che poteva finire in tragedia. Sicuramente però il ragazzino che ieri si è ritrovato “prigioniero” in un’auto...

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LOZZO - Un gioco. Un divertimento che poteva finire in tragedia. Sicuramente però il ragazzino che ieri si è ritrovato “prigioniero” in un’auto fantasma, ovvero senza conducente, che scendeva in retromarcia non ci riproverà più. Il bilancio è di un’auto danneggiata e due persone ferite. Mamma e figlio, che sono finiti all’ospedale. Erano le 10.30 circa di ieri mattina quando la mamma del minorenne, una donna di 46 anni, parcheggia la sua Opel Agila in salita, in via Arcidiacono Monti, in centro a Lozzo. Il ragazzino, un 13enne, resta all’interno per qualche secondo in più e si appresta a scendere. Forse decide di provare a toccare quei comandi che da tanto lo affascinano. Oppure disinserisce inavvertitamente il freno a mano che tiene la vettura ferma, nella salita della via che inizia alla chiesa.  L’auto comincia a muoversi e prende velocità in retromarcia. La donna urla, cerca di fermare la vettura per salvare il ragazzino. La porta passeggero aperta la travolge, la vettura non si ferma. Percorre quasi 100 metri in discesa, con il minorenne all’interno. Termina la sua corsa, miracolosamente, contro un muretto all’inizio della via. Arrestandosi. 

Sul posto arrivano subito i sanitari del 118, i vigili del fuoco del distaccamento di Pieve di Cadore e i carabinieri della stazione di Pelos, che hanno ricostruito la dinamica. Hanno parlato con il ragazzino per comprendere come quella auto possa essersi mossa. Come possa essere finita di sotto, senza un conducente. Dopo i rilievi e le testimonianze hanno ricostruito l’incidente come raccontato: il freno a mano disinserito, forse per gioco o per sbaglio e l’auto che ha preso velocità e è finita di sotto in retromarcia.

Madre e figlio sono stati subito soccorsi: la donna presenta delle ecchimosi e una grossa ferita alla caviglia. Il ragazzino esce indenne dall’auto. Nonostante quello che ha vissuto è tranquillo. Un miracolo. Vengono entrambi portati al pronto soccorso: le ferite sono lievi e i due vengono dimessi con una prognosi di pochi giorni. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino