«C'è un racket delle elemosine»: Tosi vietà la carità in tutta la città

«C'è un racket delle elemosine»: Tosi vietà la carità in tutta la città
VERONA - Con la stagione estiva aumentano i turisti, e di conseguenza il numero di persone dedite all'accattonaggio. Per questo il sindaco Flavio Tosi ha emesso una nuova...

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VERONA - Con la stagione estiva aumentano i turisti, e di conseguenza il numero di persone dedite all'accattonaggio. Per questo il sindaco Flavio Tosi ha emesso una nuova ordinanza per vietare di elargire somme in denaro a chi chiede l'elemosina nel centro storico di Verona. Il divieto di agevolare l'accattonaggio attraverso la donazione di somme in denaro sarà in vigore fino al 31 agosto in tutte le aree pubbliche della città antica, oltre a corso Porta Nuova e via IV Novembre.


La Polizia municipale vigilerà sul rispetto dell'ordinanza e, trascorsi 7 giorni a partire da oggi, cioè dalla pubblicazione dell'ordinanza all'albo pretorio comunale, procederà a sanzionare chi verrà trovato a elargire somme in denaro ad accattoni con un'ammenda di 50 euro. Le somme riscosse dall'applicazione della sanzione saranno versate nel capitolo di bilancio dei Servizi sociali e contribuiranno a finanziare i progetti di contrasto alla povertà, già avviati dal Comune. «L'articolo 28 del regolamento di Polizia Urbana vieta l'accattonaggio sul territorio comunale - spiega il Tosi - tuttavia, visto il grande afflusso di persone per la stagione lirica, gli spettacoli al Teatro Romano, i concerti extralirica in Arena e le tante altre manifestazioni organizzate in città, da alcuni giorni assistiamo ad un incremento del numero di persone che esercitano in forma diversa attività di accattonaggio e mendicità. Le indagini della Polizia municipale hanno evidenziato che siamo in presenza di un racket ben organizzato, che sfrutta disabili, minori e persone anziane, che vengono accompagnati al mattino sul luogo in cui esercitare l'accattonaggio e prelevati la sera. Neppure un euro delle elemosine accumulate durante la giornata resta nelle mani di questi poveretti, ma i proventi dell'intera giornata vengono tutti sequestrati dagli organizzatori del racket».


«Pertanto, poiché Verona è una delle città in cui maggiormente funziona la rete di solidarietà predisposta dai Servizi sociali del Comune e dalle associazioni religiose e di volontariato, invito i cittadini a non agevolare l'accattonaggio su strada, e a contribuire al sostegno delle persone bisognose attraverso modalità alternative, al fine di non incentivare attività criminose basate sull'odioso sfruttamento dei soggetti più deboli», conclude Tosi Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino