Pic nic nel campo dove nascerà il mega impianto fotovoltaico

Il campo in cui sorgerà l'impianto
LOREO - Pic nic provocatorio di Coldiretti ieri a Loreo sul luoghi dove dovrebbe sorgere il mega impianto fotovoltaico a terra, dopo un tam-tam sui social lanciato da Federica...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

LOREO - Pic nic provocatorio di Coldiretti ieri a Loreo sul luoghi dove dovrebbe sorgere il mega impianto fotovoltaico a terra, dopo un tam-tam sui social lanciato da Federica Vidali, delegata dei Giovani di Coldiretti Rovigo. L’invito era rivolto per un ultimo selfie in campagna o per un provocatorio pic nic a lutto. Sul posto il presidente di Coldiretti Rovigo Carlo Salvan: «Sono sempre di più - ha detto Salvan - gli enti, le società finanziarie non agricole, con dietro soggetti anche stranieri, che investono su questa fonte rinnovabile, adducendo interessi green e camuffando le operazioni come promozione di una cultura agro energetica». Il rischio per il numero uno di Coldiretti, dopo l’autorizzazione della Conferenza dei Servizi, in attesa dell’approvazione del progetto di legge 41 depositato in Consiglio Regionale che individua le zone idonee agli impianti, che questa superficie sia coltivata a moduli solari è altissimo. «Si tratta - ha spiegato - di un affronto a chi cerca e ha veramente bisogno di campi fertili per coltivare o allevare. Dal punto di vista politico ci fa piacere che si stia aprendo, dentro e fuori la maggioranza regionale, qualche varco per rimettere in discussione l’autorizzazione dell’impianto». Per lui ci sono tutti gli elementi per farlo. «Si dovrebbero leggere - ha concluso - le 26 pagine di osservazioni che abbiamo presentato, note alle quali nessuno ha mai risposto. Se poi come dice l’assessore Cristiano Corazzari il parere della Commissione non si può discutere, sfidiamo lui e l’intera amministrazione regionale. Abbiate il coraggio di dire pubblicamente che la Regione non è d’accordo su questo progetto e sugli altri che arriveranno, Chiedo infine di chiamare le cose con il loro nome. Questo è consumo di suolo e quello che succederà è una schifezza come ha avuto modo di dire anche il presidente Luca Zaia. A lui chiediamo di battere un colpo, per coerenza».

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino