LOREGGIA/PIOMBINO - «Tu vendi droga, avviso i carabinieri e ti faccio arrestare». Mamma coraggio, dopo aver scoperto che il figlio diciottenne deteneva in casa...
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Il giovane nella sua stanza occultava di tutto, pronto per poi rivenderla tra amici e clienti abituali. Quando i carabinieri della stazione di Piombino Dese hanno fatto irruzione hanno trovato in casa sia la madre che il figlio.
LA PERQUISIZIONE
Dalla perquisizione sono spuntati 40 grammi di cocaina, 25 di hashish e sette grammi di marijuana oltre a tutto il necessario per il confezionamento delle singole dosi. In un cassetto i militari dell’Arma hanno anche rinvenuto denaro contante in banconote di piccolo taglio per un totale di oltre duemila euro. Si tratta di soldi che gli inquirenti considerano provento di precedente attività illecita.
L’indagine è tutt’altro che chiusa: ora ai militari spetterà il compito di ricostruire la filiera dello spaccio del diciottenne. Insomma riuscire a capire quanti assuntori si recavano da Alessandro Rubin. Molto interessante sarà inoltre capire dove a sua volta l’arrestato andava a rifornirsi per garantire alla sua “clientela” ogni tipo di sostanza per lo sballo. Ieri mattina il giovane è stato processato per direttissima. Il giudice ha convalidato l’arresto con immediata scarcerazione e la misura restrittiva del divieto di dimora a Loreggia.
Con questa scelta il giudice confida di tenere il più possibile lontano da casa il diciottenne e allontanarlo di fatto da quello che è stato il suo passato di baby pusher. La madre coraggio del diciottenne ha ricevuto la solidarietà dell’Arma per il lodevole gesto messo in atto.
«L’HO FATTO PER SALVARLO»
Non dovrebbe essere stato facile denunciare il proprio figlio procurandogli inevitabili guai con la giustizia. Alle forze dell’ordine avrebbe confidato: «L’ho fatto per educarlo e salvarlo. I soldi facili non garantiscono un futuro. E non è sano arricchirsi vendendo droga. Mi auguro che questa lezione lo faccia crescere e in futuro questo episodio rimanga soltanto un momento buio». Durante la perquisizione e i successivi momenti dell’arresto la situazione nella casa di Loreggia non era delle più serene, ma alla fine il diciottenne messo di fronte alle proprie responsabilità si è dimostrato collaborativo e ha ammesso di aver compiuto una grossa leggerezza. Tremano nel frattempo tutti gli assuntori che si appoggiavano a lui: in tempi brevi potrebbero essere sentiti dai carabinieri.
Cesare Arcolini Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino