Danno fuoco all'autovelox poco dopo un controllo, 4 amici denunciati

foto di repertorio
LOREGGIA - Piromani per noia, scoperti dopo cinquanta giorni e denunciati. Secondo l'accusa la notte del 29 febbraio hanno dato fuoco ad un velobox in via San Pio X a...

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LOREGGIA - Piromani per noia, scoperti dopo cinquanta giorni e denunciati. Secondo l'accusa la notte del 29 febbraio hanno dato fuoco ad un velobox in via San Pio X a Loreggia, poi sono fuggiti a bordo di un'auto. L'avrebbero fatto passare il tempo. Nei guai a meno di due mesi dai fatti sono finiti quattro giovanissimi italiani. Si tratta di N.P. di 22 anni di Loreggia, L.A. di 20 anni di Santa Giustina in Colle, R.M. di 22 anni San Martino di Lupari e N.S. di 21 anni di Loreggia. 

L'EPISODIO
Attorno alle 2,30 di notte il quartetto si è fermato in prossimità del velobox. Dopo avere preso della paglia, l'hanno appoggiata alla base del velobox e poi con un accendino hanno appiccato il fuoco. Fortuna ha voluto che l'incendio abbia interessato solo la struttura. Il velobox è stato seriamente danneggiato, ma le fiamme si sono auto estinte senza bisogno dell'intervento dei Vigili del fuoco. A dare l'allarme al 112 sono stati alcuni residenti che vivono non distante dal velobox. I quattro sospettati, quella stessa notte, a qualche centinaio di metri dal luogo dell'incendio sono finiti nella rete di un posto di blocco dei carabinieri: controllati sono stati lasciati andare via. Erano sicuri di non essere mai scoperti, ma si sono sbagliati. Nei giorni successivi il comune di Loreggia ha provveduto a sostituire la struttura utilizzata dalla Polizia locale per effettuare i controlli alla velocità. 
LE INDAGINI

Si è subito pensato ad un atto vandalico, ma anche alla possibilità che qualche automobilista multato si fosse voluto vendicare in maniera spropositata. L'attività d'indagine portata avanti dai carabinieri della stazione di Piombino Dese è partita in tempo reale. Gli investigatori hanno raccolto alcune testimonianze dei residenti della zona di via San Pio X e hanno visionato le immagini della videosorveglianza. Una volta raccolto elementi decisivi, l'altro giorno gli inquirenti hanno convocato in caserma i quattro amici e li hanno messi di fronte alle proprie responsabilità. In un primo momento i giovani, che risultavano sconosciuti alle forze dell'ordine, hanno dichiarato di essere innocenti. Poi sono cominciate le prime ammissioni. Appunto, la sera del danneggiamento, si sarebbero trovati nei locali della zona per trascorrere qualche ora insieme. Poi, morti di noia, si sarebbero avventurati in una bravata. Al termine delle formalità di rito i quattro amici sono stati denunciati in concorso con l'accusa di danneggiamento a seguito di incendio. Dai primi riscontri non si tratterebbe di banda, ma adesso i carabinieri vogliono fare ulteriori accertamenti per capire se gli indagati abbiano in passato commesso ulteriori atti vandalici. 
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Il Gazzettino