Malato di Sla blocca le cure: «Ho deciso di morire, questa non è vita»

Lodino Marton
PADOVA - L'associazione Luca Coscioni denuncia: «Non si ha ancora traccia delle informazioni per il biotestamento (scadenza 1. aprile) mentre in Veneto si registra...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PADOVA - L'associazione Luca Coscioni denuncia: «Non si ha ancora traccia delle informazioni per il biotestamento (scadenza 1. aprile) mentre in Veneto si registra un nuovo di caso di rifiuto delle cure da parte di una malato di Sla che si è così lasciato morire».


È infatti deceduto nel sonno, dopo aver smesso di respirare, l'imprenditore Lodino Marton, 65 anni, di Campodarsego ( Padova), dal 2013 malato di Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) e che aveva presentato il biotestamento. Da febbraio l'uomo era ricoverato all'hospice Melograno del centro Bonora a Camposampiero (Padova), ma  mesi prima aveva redatto tramite Dignitas il proprio testamento biologico. Una volta «passata la legge contro l'accanimento terapeutico - spiega la figlia Marianna   - mio padre ha subito pensato di chiedere la sedazione palliativa».

Non si tratta del primo caso dall'entrata in vigore della norma: la prima a fare questa scelta, appellandosi proprio alla nuova legge, è stata Patrizia Cocco, nuorese di 49 anni affetta sempre da Sla, che ha dato il suo assenso ai medici per la rinuncia alla ventilazione meccanica e per l'inizio della sedazione palliativa profonda. Anche Marina Ripa di Meana, malata da anni di tumore e morta lo scorso gennaio, ha scelto di percorrere la «via italiana delle cure palliative - come ha lei stessa spiegato in un video-testamento - con la sedazione profonda». 


  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino