Attività chiuse durante il lockdown ma affitti da pagare, ora i commercianti pensano ai ricorsi

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PORDENONE E UDINE - Il Tribunale civile di Venezia ha stabilito che nei tre mesi di lockdown duro (quello di primavera) i gestori di strutture turistiche erano praticamente esenti dal pagamento dell’affitto. Ha avuto ragione una società che si occupa di affittanze turistiche nel centro storico della città lagunare. E ora il pronunciamento del giudice “fa gola” anche in Friuli Venezia Giulia, dove non sono pochi i gestori di servizi turistici e ricettivi penalizzati dal pagamento costante dell’affitto durante i lunghi mesi di chiusura. Ne ha parlato ieri il presidente di Confcommercio Udine e Pordenone, Giovanni Da Pozzo. «Quella espressa dal giudice a Venezia - ha spiegato - è sicuramente una valida ragione. Molti albergatori, ma parliamo in forma più ampia anche di singoli commercianti, hanno continuato a pagare l’affitto nonostante fossero chiusi nei mesi del lockdown. Lo stesso criterio, ad esempio, dovrebbe essere applicato anche alle tasse». Il problema però è il metodo. A Venezia a muoversi è stata una società, ma non può essere la Confcommercio - secondo quanto ha spiegato Da Pozzo - ad avanzare una pretesa del genere. «Ogni caso è a se stante - spiega il presidente dell’organo di categoria di Udine e Pordenone -: ci sono ad esempio dei proprietari che avevano già abbassato i canoni di locazione durante il lockdown di primavera. Vedo difficile l’applicazione del criterio su larga scala, ma il compito di Confcommercio sarà sicuramente quello di informare i nostri associati su quanto avvenuto in Tribunale a Venezia, dove è semplicemente stato riconosciuto un dato di fatto: gli affitti si continuavano a pagare, magari in alcuni casi in forma ridotta, ma gli incassi erano azzerati. Probabilmente - ha concluso Da Pozzo - sarebbe necessaria una class action da parte di tutti i commercianti danneggiati. Agire caso per caso, invece, non garantirebbe il successo dell’operazione. In ogni caso che un giudice veda riconosciuti i nostri problemi è un fatto certamente positivo». 

 

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Il Gazzettino