Addio a Livio, una vita per il ciclismo e "voce" degli Amatori

Livio Fornasiero
Lutto nel mondo del ciclismo padovano per la scomparsa di Livio Fornasiero, iconica figura del movimento dapprima come atleta e poi come cronista per varie testate che ha saputo...

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Lutto nel mondo del ciclismo padovano per la scomparsa di Livio Fornasiero, iconica figura del movimento dapprima come atleta e poi come cronista per varie testate che ha saputo raccontare con rosseggiante passione e grande competenza le gesta di campioni e corse del nostro territorio degli ultimi  40 anni, divenendo in particolare nell'ultimo ventennio la voce del ciclismo amatoriale. L'annuncio della morte è apparso nel suo stesso curatissimo profilo Facebook postato dal figlio Mauro: Ciao Papà, fai buon viaggio hai terminato la vita terrena e adesso assieme alla mamma condividerai l'infinito cammino dell'eternità.


Livio aveva 75 anni e c'è voluto il male del secolo per piegarne l'indomabile tempra di combattente e la sua voglia di assaporare la vita testimoniata in maniera estrema, nell'ultimo anno di malattia, tanto da rinunciare volontariamente alle cure più pesanti che gli precludevano il gusto del cibo. Voleva gustare i sapori, i profumi, l'essenza della vita e con gli stessi ingredienti infarciva i suoi articoli di ciclismo. Il movimento gli deve molto.
Abitava a Battaglia Terme ed era nativo di Motta d'Este. Nella vita lavorativa era un garzone nella bottega di generi alimentari di casa e poi ha gestito un banco di formaggi e salumi in un supermercato di Monselice, ma la sua grande passione era il ciclismo. Da atleta è arrivato fino al dilettantismo indossando la maglia del Gs Palestro di Este e praticando l'attività su strada e il ciclocross. Poi, dopo gli anni di federazione, una vita nel ciclismo amatoriale dell'Udace, prima come atleta e poi come giudice di gara e presidente della stessa organizzazione e nel contempo inviato per varie testate. Sapeva scrivere Livio di ciclismo.

IL RICORDO
Il figlio Mauro lo ricorda con grande tenerezza: «È stato un buon papà sempre presente per i figli, per la famiglia, per il ciclismo». E poi quella predisposizione a raccontare, aggiunge: «Ricordo tante domeniche sera della mia infanzia contrassegnate dal ticchettio di una vecchia Olivetti. Scriveva fino a tardi, scriveva sempre, era rapito dalla passione, si nutriva di ciclismo ed è stato informato fino all'ultimo seguendo le varie rubriche di ciclismo. L'ultima grande emozione la Roubaix vinta da Corbrelli, ha pianto di gioia davanti alla tivù».


Per chi volesse dare l'ultimo saluto al compianto Livio Fornasiero, l'appuntamento è per le esequie è programmato per domani alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di Battaglia Terme.
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Il Gazzettino