Screzi con i condomini, dopo 23 anni la gelateria costretta a restare senza panchine

Screzi con i condomini, dopo 23 anni la gelateria costretta a restare senza panchine
CAMPOSAMPIERO - Dopo una lunga battaglia giudiziaria i titolari della storica gelateria "La fonte del gelato" hanno dovuto ritirare le panchine davanti al negozio e...

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CAMPOSAMPIERO - Dopo una lunga battaglia giudiziaria i titolari della storica gelateria "La fonte del gelato" hanno dovuto ritirare le panchine davanti al negozio e masticare amaro per i dissapori con alcuni coinquilini del residence 2000 in quartiere Mogno. Il giudice ha dato ragione all'assemblea condominiale e per Massimo Carraro non c'è stato nulla da fare. Da 15 giorni le panche sono state spostate all'interno del locale tra le proteste e le rimostranze di tanti clienti, in particolare di persone disabili e con difficoltà di movimento e nonne che accompagnano i lori nipoti a mangiare un gelato. La storia della gelateria "La fonte del gelato" risale al 1991, qualche anno dopo la fine della costruzione del complesso residenziale risalente agli anni 80, che conta 45 unità abitative.  Al pianterreno, dal 1995 la gelateria, vero e proprio punto di riferimento per le passeggiate primaverili ed estive, è gestita dalla famiglia Carraro. Da 23 anni a questa parte, con il tacito consenso dei condomini, a supporto logistico dell'attività commerciale c'erano delle panchine per sedersi e gustare il gelato. Qualche anno fa, una lite e una serie di incomprensioni tra coinquilini ha rovinato il clima in quartiere e da allora sono iniziati i dispetti e le accuse di disturbo di quiete pubblica. 


Alcuni residenti hanno fatto pressione al gelataio affinché togliesse le panchine in quanto ostruivano il passaggio e creavano disordine nel sottoportico del residence. Gli animi si sono sempre più accesi fino a quando l'assemblea condominiale ha deciso di fare causa ai titolari della Fonte. Nei giorni scorsi è la arrivata la sentenza del giudice che impone il divieto di occupare lo spazio condiviso con il resto dei condomini.

L'AMAREZZA«Sono molto amareggiato e triste per questa storia che lascia l'amaro in bocca - si sfoga il titolare della gelateria Massimo Carraro - sono esterrefatto per la cattiveria e l'invidia di alcune persone che non hanno voluto usare il buon senso. Io ho sempre cercato di stare attento e tenere pulito il corridoio del sottoportico - ammette Carraro -ho cercato di essere collaborativo e, considerato il fatto che i clienti potevano sporcare gli spazi comuni, ho sempre pagato di più rispetto ai condomini le spese di pulizia generale dei portici. In un primo momento i condomini avevano accettato il posizionamento delle panchine, poi per lo screzio con una persona, hanno cambiato idea e siamo ricorsi alle vie legali. Non presenterò appello, ma certo in questi tempi di crisi e difficoltà per tutti i commercianti questa batosta non ci voleva e non la meritavamo. É stata una cattiveria gratuita». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino