VILLA SANTINA (Udine) - Una vera e propria lite per un pezzo di pane quella che si è scatenata nella serata di domenica in una struttura ricettiva di Villa Santina, in...
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È stato quel morso “traditore”, scoperto dai connazionali, a scatenare la furibonda lite. Per loro, ligi e rispettosi dei dettami religiosi islamici, addentare la pagnotta è stato un affronto intollerabile. Allarmati dal dissidio, i responsabili della struttura alberghiera hanno chiamato le forze dell’ordine, temendo che, dalla parole, i pakistani passassero ai fatti, magari alzando le mani per farsi male fisicamente. Ma la vicenda, che ha fatto parlare tutto il paese, fortunatamente si è risolta senza drammi: dopo essersene dette di tutti i colori nella loro lingua, i pakistani sono tornati nelle loro stanze, per la passare la notte. A quel punto era buio e tardi e quindi, chi si sentiva con lo stomaco vuoto, ha potuto sfamarsi liberamente.
A Udine invece i profughi mangiano le ciliegie
Nessun problema di Ramadan, invece, ieri, a Udine, dove, in periferia, il proprietario di un campo agricolo ha avvistato due profughi che stavano cercando di rubargli della frutta dagli alberi di ciliegie. L'uomo ha dato l'allarme e i richiedenti asilo sono fuggiti a gambe levate, pare diretti alla caserma Cavarzerani. Non sono stati identificati. E non è stata trovata neanche la "refurtiva". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino