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Non è tra i 26 medici che sono stati denunciati, ma un professionista ospedaliero friulano è finito sotto la lente di ingrandimento dei Nas che hanno fatto i controlli sulle liste di attesa anche nelle strutture ospedaliere del Friuli Venezia Giulia. Da quanto si è potuto sapere, infatti, sembra che questo medico (referente per la Radiologia di tre ospedali della provincia di Udine) avesse chiuso le agende di prenotazione delle mammografie per far smaltire le ferie a medici e infermieri del reparto. Proprio su questo stanno facendo le verifiche i carabinieri del Nas, perché anche se non ci sono ipotesi di reato gravi, come ad esempio peculato, non è possibile chiudere le agende. Per poterlo fare servono motivazioni e deve essere l’azienda sanitaria ad autorizzarlo. Nessun medico, dunque, neppure per una “giusta causa” può chiudere le agende, potrebbe configurarsi il reato di interruzione di pubblico servizio.
I PROBLEMI
A questo punto i carabinieri del Nas dovranno verificare se quella chiusura fosse stata autorizzata.
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Il Gazzettino