Mattia e quel tumore scoperto a 16 anni: «Ho sconfitto il cancro amando la vita»

Mattia ha sconfitto il cancro
PADOVA - Scopre di avere un linfoma di Hodgkin alle scuole superiori, prima degli esami. Ma oggi, otto anni dopo, è riuscito a superare la malattia e sta per laurearsi....

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PADOVA - Scopre di avere un linfoma di Hodgkin alle scuole superiori, prima degli esami. Ma oggi, otto anni dopo, è riuscito a superare la malattia e sta per laurearsi. È la storia di speranza di Mattia, allora 16 anni oggi 24, raccontata dall’Istituto Oncologico Veneto nella Giornata mondiale della consapevolezza sul linfoma. 

L’INCUBO
«Quando l’ho scoperto avevo solo in mente una cosa, questa: Domani ho gli esami di recupero: matematica e latino, ho studiato tutta l’estate e non vedo l’ora di togliermeli dai piedi», racconta il giovane. La diagnosi è arrivata a seguito di un’ecografia, perché da due mesi Mattia non riusciva più a dormire steso a causa della massa sul petto che gli toglieva il fiato. Aveva inoltre notato un gonfiore sotto il pomo d’Adamo. «Nella mia breve vita - prosegue Mattia, residente ad Agna in provincia di Padova - ero cresciuto tra i tumori degli altri: sapevo già cosa fossero una biopsia, la chemio, la radioterapia. Sono cresciuto tra lacrime post-diagnosi e parrucche. Quella macchia nera comparsa nell’ecografia per me aveva già un nome, e quel nome è “tumore”. Non ne conoscevo il cognome, la provenienza, le intenzioni. Il tumore, stavolta mio, era “nato” il 27 agosto 2013 ed era il mio nuovo nemico. Non ho avuto paura di lui nemmeno un secondo. Iniziai, quello sì, a piangere. Non per la massa, non per il tumore, chi se ne frega del tumore: io domani devo fare gli esami di recupero». Mattia rimane ricoverato per due settimane: ecografie, Tac, Pet, biopsia con prelievo di un linfonodo del collo, prelievo del midollo osseo dalla schiena, la prima chemioterapia. «Punture, esami del sangue, pastiglie, nostalgie, tristezza, persone che vengono a trovarmi e rendono un’ora al giorno più leggera delle altre. Le due settimane più lunghe della mia vita che sono il biglietto da visita per i sette mesi più lunghi della mia vita». Scandita da terapie ed esami diagnostici, anche la vigilia di Natale. 

LA RINASCITA


«Dopo 8 anni posso dire che il tumore ha semplicemente fatto in modo che iniziassi ad amare la mia vita in una maniera folle e fortissima – conclude il ragazzo - e così continuerò a fare per sempre». Mattia sta per laurearsi all’Università di Padova, laurea magistrale in Strategie della Comunicazione. «Il 15 settembre si celebra la giornata mondiale della consapevolezza sul Linfoma allo scopo di sensibilizzare sulla patologia e sull’importanza della ricerca, e lo Iov - commenta il direttore generale Patrizia Benini - ribadisce ancora una volta il suo impegno al fianco di tutti i pazienti colpiti da questa malattia, e dei loro familiari, per garantire loro il migliore dei futuri. Un grande in bocca al lupo a Mattia per il traguardo universitario raggiunto, e soprattutto per la sua vita».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino