Gestore di malga Pramosio posta offese a Liliana Segre: è bufera

Gestore di malga Pramosio posta offese a Liliana Segre: è bufera
Un post «ingiurioso» nei confronti della senatrice a vita Liliana Segre è stato pubblicato oggi, e poi rimosso, sul profilo Facebook di Marino Screm, gestore...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Un post «ingiurioso» nei confronti della senatrice a vita Liliana Segre è stato pubblicato oggi, e poi rimosso, sul profilo Facebook di Marino Screm, gestore della malga Pramosio a Paluzza (Udine), dove avvenne un eccidio  nazifascista nel 1944. A denunciare l'accaduto  è il stato il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin.

Sulla foto della Segre è sovrascritto  lo stipendio mensile e annuo della senatrice seguito dal commento "per una firma", la traduzione in italiano della frase attribuibile a Screm è "questa cotenna di maiale non va bene nemmeno insieme ai crauti".

«Oltre alla grave offesa personale - evidenzia Zanin - questa regione deve indignarsi anche in quanto formulata da chi dovrebbe avere cura a 360 gradi di Malga Pramosio, laddove il 21 luglio del 1944 furono trucidati uomini, donne e bambini da brigate nazifasciste che, a posteriori, tentarono di giustificare l'eccidio come rappresaglia nei confronti di partigiani accusati di avere razziato 24 cavalli pregiati in un alpeggio carinziano»

Il post offensivo

Nel post anche una foto della senatrice dove viene indicato il presunto  stipendio mensile e annuo (che peraltro la senatrice devolve in beneficienza, ndr) , seguito dal commento «per una firma». Si tratta, condanna Zanin, di «un insulto ingiustificabile e vergognoso che non può passare inosservato, a maggior ragione se indegnamente formulato da colui che gestisce un bene regionale ad alto impatto simbolico quale Malga Pramosio e nei cui confronti si devono attivare immediate procedure di verifica».

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino