Venezia Lido, ingannato dalla boa: l'Ironman Guido Rizzo finisce in Laguna

Venezia Lido, ingannato dalla boa: l'Ironman Rizzo finisce in Laguna
VENEZIA LIDO - Di Ironman, corse e gare ne ha affrontate a decine anche di molto impegnative, quasi estreme. Ma quella di domenica se la ricorderà a lungo. C'era...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

VENEZIA LIDODi Ironman, corse e gare ne ha affrontate a decine anche di molto impegnative, quasi estreme. Ma quella di domenica se la ricorderà a lungo. C'era anche un veneziano, Guido Rizzo, panificatore lidense ma anche infaticabile sportivo e presidente della società sportiva dilettantistica Venezia Triathlon, tra la trentina di atleti soccorsi al largo durante la prova di nuoto nella laguna di Grado a causa di un probabile errore degli organizzatori. Rizzo stava gareggiando alla nona edizione della Aquaricrunner Grado-Lignano, la gara più importante in Italia di una disciplina emergente, la Swimrun, che alterna nuoto e corsa a piedi. Il percorso di gara alterna, in più frazioni, nuoto e corsa: si gareggia sempre con lo stesso abbigliamento senza mai cambiarsi e perciò nuotando tenendo anche le scarpe ai piedi e aiutandosi con delle pale. In tutto vanno affrontati, alternandosi, 5 chilometri di nuoto e 21 di corsa a piedi. Una gara bellissima, immersi nella natura, che domenica vedeva al via circa 220 partecipanti.

EFFETTO DEL VENTO

Domenica però qualcosa è andato storto. Il forte vento ha staccato una boa che indicava il percorso spingendola al largo, traendo in inganno una trentina di atleti che l'hanno seguita finendo per ritrovarsi fuori del percorso di gara. «La boa ci ha tratto in inganno - racconta Guido Rizzo - e ci siamo ritrovati, insieme ad altri, ad essere soccorsi a circa 800 metri dalla costa da un'imbarcazione dei Carabinieri, allertata dalla Capitaneria di porto, e da una barca dell'organizzazione. Eravamo in uno stato iniziale di ipotermia: le condizioni meteo erano ideali, tuttavia ritrovarsi in acqua fredda alle 8 del mattino con il vento, senza sapere dove eravamo e dove stavamo andando, non è stata cosa semplice. Sono stati una decina di minuti molto critici, sul momento non ho avuto paura, ma oggi, a mente fredda, posso dire che è andata bene. È stata una disavventura che poteva portare conseguenze peggiori. Per fortuna tutto si è risolto, ma essere in acqua in quelle condizioni non è cosa semplice».


Esperienza e lucidità sono servite all'atleta veneziano a non perdere la calma e ad essere di aiuto anche agli altri atleti dispersi in mezzo alla laguna di Grado. «Quando sono arrivati i soccorsi - chiude Rizzo - ci hanno fatto salire a bordo. Ci siamo scaldati. Ovviamente non abbiamo potuto portare a termine la gara, ma ci hanno portati con i loro mezzi direttamente all'arrivo a Lignano».
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino