Venezia lido, boom di fratini nati sulla spiaggia: 15 piccoli riescono a spiccare il volo. È un record

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VENEZIA - Non erano mai stati così tanti i fratini che, nati sulla spiaggia di San Nicolò, sono riusciti a crescere fino a spiccare il loro primo volo. In 15 ce l'hanno fatta. Un record per questa specie protetta che tanto fatica a trovare luoghi dove riprodursi. Un traguardo importante per il piccolo, ma battagliero gruppo di volontari della Lipu che ormai da dieci anni, in collaborazione con il Comune, si occupa della conservazione della specie in questo lembo di spiaggia del Lido. Dieci anni passati ad affinare nuove strategie per consentire ai piccoli trampolieri di trovare un habitat adatto: dalle reti anti-cane, sistemate tra la diga e la spiaggia della Marina, nei mesi di cova e crescita dei pulcini, da aprile ad inizio agosto; ai piccoli box per proteggere ogni singolo nido dai predatori; fino alla costante attività di vigilanza e prevenzione da altre possibili fonti di disturbi.

NUMERI DA RECORD

Tanta fatica che sta cominciando a dare i risultati sperati. Significativo soprattutto il tasso di fratini che sono riusciti a prendere il volo. A fronte di anni in cui erano nati anche cinquanta pulcini, ma nessuno era sopravvissuto, stavolta le schiuse si sono fermate a 24, ma ben 15 giovani fratini hanno raggiunto l'involo. «Un aumento pazzesco che ci riempie di soddisfazione e gioia» commenta Antonio Borgo, il naturalista che segue il progetto con altri quattro infaticabili volontari: Stefano Castelli, Caterina Garbin, Maria Giovanna Mitri, Marcello Rossani. «Un risultato che evidenzia anche come questo progetto di conservazione sia ormai diventato patrimonio comune di tutte le persone che, con poche eccezioni, frequentano la spiaggia di San Nicolò in modo consapevole - continua Borgo - testimoniando gratitudine, sostegno e collaborazione all'impegno di noi volontari per la conservazione della biodiversità di questo lembo straordinario di spiaggia del Lido».

STORIE DI FRATINI

Un bilancio positivo che i volontari della Lipu hanno voluto riassumere anche in un cartello informativo in cui si ringraziano tutti i passanti che hanno rispettato il recinto e tenuto i cani al guinzaglio. E pensare che questa stagione riproduttiva era iniziata decisamente male. Tra mareggiate, grandine, qualche vandalismo, i primi pulcini nati tra aprile e maggio non ce l'avevano fatta. Storie seguite, giorno dopo giorno, dal gruppetto di naturalisti, e ricostruite anche grazie al riconoscimento degli esemplari inanellati. Come quella di una femmina ormai di una certa età, che dopo aver deposto varie uova sterili, era riuscita a far nascere un pulcino. "Primo" lo aveva battezzato i volontari, sperando arrivasse al volo. Invano. A luglio, ormai a fine stagione, la stessa femmina era però riuscita a far nascere un secondo pulcino. Subito chiamato "Ultimo", ce l'ha fatta ed è stato proprio l'ultimo, qualche giorno fa, a spiccare il volo. Tra gli involi anche quelli di tre fratelli, figli di un fratino nato solo l'anno scorso sulla spiaggia di Caorle. Tutti inanellati dall'Ispra, i 15 giovani fratini ora cercheranno un luogo dove svernare, forse fino in Africa. E chissà che qualcuno non torni, il prossimo anno, a San Nicolò.

CERCASI VOLONTARI

Per la prossima stagione riproduttiva la spiaggia dovrebbe essere più a misura di fratino. In programma c'è un ripascimento dell'arenile per ampliare un habitat prezioso per la biodiversità. I lavori - affidati al Consorzio Venezia Nuova, nell'ambito delle opere di compensazione del Mose - dovrebbero iniziare in autunno per concludersi entro l'inverno. Intanto i volontari si preparano a smontare i recinti. L'appuntamento è per sabato prossimo, alle 8 di mattino, a San Nicolò. Il gruppo cerca sempre nuovi volontari disposti a dare una mano. Chi volesse partecipare è il benvenuto. Per informazioni c'è la pagina Facebook San Nicolò e la sua spiaggia.

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Il Gazzettino