Lido di Venezia, ecco chi è l'uomo che vuole comprare l'ex Ospedale al mare

LIDO DI VENEZIA - Per la prima volta è sbarcato al Lido circa tre anni fa e si è subito innamorato del posto. Tanto da non voler essere un semplice turista mordi e...

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LIDO DI VENEZIA - Per la prima volta è sbarcato al Lido circa tre anni fa e si è subito innamorato del posto. Tanto da non voler essere un semplice turista mordi e fuggi ma da scegliere di mettere in isola alcune basi solide, acquistando casa e sviluppando progetti concreti. Così, per prima cosa, ha preso una splendida villa in riviera San Nicolò, e poi ha portato qui anche alcuni suoi interessi imprenditoriali, che non rientravano nel suo campo d'affari, ma erano legati al territorio. Lui è Frank Gotthardt, 71 anni, nato a Siegen in Germania il 28 agosto 1950. È il presidente e fondatore di CompuGroup Medical. C'è lui, con il suo gruppo, dietro la proposta di un nuovo progetto per il futuro dell'ex Ospedale al mare al Lido: un centro di alta ricerca medica. Informatica e industria farmaceutica sono, da sempre, i punti cardine della sua azione imprenditoriale.

Ex ospedale al mare al Lido di Venezia, intoppo al Tar: ora il futuro del progetto è a rischio Foto Video


Chi è l'imprenditore tedesco Gotthardt


La sua fama è quella di un visionario. Al Lido poche amicizie ma fidate. Si racconta che quando abbia visto l'area dell'ex ospedale al mare ridotta nello stato attuale di totale abbandono e degrado si sia messo una mano sul cuore e l'altra sulla coscienza. Da innamorato del Lido, certamente, ma anche, (e forse soprattutto) da grande uomo d'affari, intuendo grandi opportunità di sviluppo dell'intera area. Gotthardt è considerato dagli addetti ai lavori una delle personalità più influenti nel settore informatica in Europa. La sua passione per l'informatica risale ai tempi dello studio universitario a Bonn. Da studente, aveva precocemente stabilito contatti con aziende che volevano automatizzare e quindi semplificare i propri processi attraverso le sue capacità di programmazione. Ha quindi fondato la sua prima azienda durante gli studi. Agli albori dell'industria informatica, ha sviluppato software per l'industria della carne.

Al Lido è conosciuto per il suo stile carismatico cordiale ma determinato, nonché la sua ambizione e determinazione. L'Ospedale al mare presto potrebbe diventare la sua nuova sfida. Prima di intraprenderla però ha messo in isola basi solide di appartenenza: ha preso casa a Villa Bianca Tatiana, ex Villa Tabacchi, appunto in riviera San Nicolò al Lido da cui, tra l'altro, si può godere di una splendida vista sulla laguna e sul Bacino di San Marco. Tanto innamorato dell'ex isola d'oro, da convincere un amico di vecchia data, imprenditore tedesco anche lui, ad acquistare casa in isola, anche per lui una villa ma sul lungomare, poco distante dall'ingresso dello stabilimento balneare ex Zona A di Venezia Spiagge.
Al Lido è entrato in società anche un noto ristorante dell'isola, che è diventato presto il suo riferimento durante tutte le sue presenze in città. Risale a circa una ventina di giorni fa, l'ultima sua presenza al Lido: quando è stato notato proprio al tavolo del ristorante di cui è socio.

Ospedale al Mare al Lido di Venezia: il progetto


Il progetto dell'ex Ospedale al mare è ancora in una fase embrionale, anche se ha già avuto incontri con il sindaco Luigi Brugnaro. L'imprenditore tedesco sarebbe pronto a mettere sul piatto una cifra vicina ai 50 milioni di euro per acquistare, con risorse proprie senza intermediazioni delle banche, da Cassa Depositi e Prestiti il compendio immobiliare nello stato attuale. A questo primo investimento, ne farebbe subito seguito un altro, di alcune decine di milioni di euro, per raggiungere la riqualificazione. Nel piano immobiliare che Frank Gotthardt ha ideato non è compreso il monoblocco che rimane in piedi, senza la demolizione ipotizzata da Club Med e Th Resort, rimanendo vincolato ai servizi sanitari del distretto sanitario per la cittadinanza. Il manager avrebbe anche già fatto sapere di essere disponibile a finalizzare l'affare a patto di non dover trattare con intermediari, ma solo con i diretti responsabili. Ha anche specificato di avere risorse proprie e quindi di non dover mediare con le posizioni di altri. E' appassionato di auto d'epoca, ama le letture e segue con entusiasmo l'hockey su ghiaccio. Per quanto riguarda l'ex ospedale al mare se son rose fioriranno. Ma il progetto c'è e ha basi solide e concrete.

 

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Il Gazzettino