POVEGLIANO (TREVISO) - Ha venduto sigarette per 23 anni. Ma adesso non può più farlo. Perché? Perché si è dimenticato di pagare in tempo un...
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LA CAUSA
Tutto è partito un anno fa dal mancato versamento di 15 euro per quel bollo legato alla licenza per la vendita delle sigarette. «Per una serie di motivi mi sono dimenticato di pagarlo conferma Foccardi poco dopo mi è arrivata una diffida. A quel punto ho subito saldato il conto, con tanto di scuse. Ma il Monopolio ha rifiutato il pagamento in ritardo. E tra marzo e aprile dell'anno scorso mi è stata direttamente ritirata la licenza». A quanto pare non c'era proprio modo di risolvere il nodo versando una quota di mora. Il bollo non pagato ha avuto l'effetto di una ghigliottina. Una beffa terribile. Nonostante il ritiro della licenza, il titolare del bar Aurora non ha voluto mollare tutto di punto in bianco. In primis perché per lui non è altro che una totale ingiustizia: «Non guadagniamo niente con le sigarette rivela è solo un servizio aggiuntivo per i nostri clienti». Così ha continuato a venderle, anche senza più avere il permesso formale. E un mese e mezzo fa è arrivata la nuova mazzata: la guardia di finanza è entrata nel suo locale di Povegliano, ha sequestrato i pacchetti di sigarette in esposizione, per un valore complessivo di circa 3mila euro, e ha elevato a Foccardi una maxi sanzione da oltre 5mila euro.
LA RABBIA
«In 23 anni ho sempre pagato ogni cosa fino all'ultimo centesimo, regolarmente. E ora mi vedo trattato così per un bollo da 15 euro è il suo commento amaro davanti a situazioni del genere ti viene davvero voglia di mollare l'attività». Adesso si è affidato all'avvocato Federico Vianelli di Treviso. Si stanno valutando tutti gli aspetti legali. Il bar Aurora è un vero e proprio punto di riferimento per Povegliano. Accanto al bar ci sono gli snack, i biliardi e i giochi, come il Lotto e il SuperEnalotto. Si tratta di uno di quei classici locali storici che rappresentano quasi un'icona per il paese, ormai sempre più rari. Ma qui non ci possono più essere le sigarette. Tecnicamente Foccardi ora potrebbe inoltrare una domanda per avere una nuova licenza. Dopo 23 anni e una maxi multa, però, suona come una presa in giro. «È un paradosso che non sta in piedi conclude il problema non è presentare domande o pagare bolli, il problema è dover far fronte a un continuo accanimento». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino