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PADOVA - Il difensore degli animali ed ex disc jokey Paolo Mocavero è finito nei guai per avere pestato l’attuale compagno della sua ex fidanzata. Lui e il suo complice Gabriele Balestracci, dal Tribunale di Como hanno ricevuto il decreto di giudizio immediato. I due sono accusati di lesioni personali aggravate dalla premeditazione, mentre su Mocavero pende anche il reato di minacce. Secondo l’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Simone Pizzotti titolare delle indagini, l’attivista di 100% Animalisti a partire dall’estate dell’anno scorso, roso dalla gelosia, avrebbe iniziato a minacciare l’attuale fidanzato della sua ex compagna. Alla vittima del successivo pestaggio avrebbe augurato ogni tipo di male, attraverso una serie di messaggi scritti sui siti internet e sulla piattaforma Facebook dei movimenti animalisti di cui entrambi fanno parte. L’ex dj lo ha accusato di avere tradito la loro “fratellanza” e avrebbe minacciato di vendicarsi.
L’AGGUATO
Il 22 aprile di quest’anno Mocavero insieme al suo complice, secondo l’accusa, ha raggiunto la località di Turate in provincia di Como.
LE INDAGINI
Il giorno dopo la brutale aggressione la vittima ha presentato querela attraverso l’avvocato Alessio Cugini Borghese del foro di Roma. Il 24 aprile i carabinieri della stazione di Turiate hanno ascoltato il racconto fornito dalla ex compagna di Mocavero. Quindi gli uomini dell’Arma, attraverso le telecamere della videosorveglianza installate nel territorio del comune comasco, hanno individuato le targhe delle auto intestate ai due imputati e transitate il 22 di aprile giorno del pestaggio. Infine il 5 maggio il legale di Roma ha inoltrato agli inquirenti, tutta la documentazione relativa alle minacce via internet subite dal suo assistito. Non solo, anche una serie di testimonianze raccolta tra i conoscenti della ex donna di Mocavero. Il 14 di luglio l’ex dj e Balestracci sono stati sentiti dal Gip di Como per l’interrogatorio di garanzia. Il prossimo 16 di novembre i due dovranno presentarsi davanti al giudice De Benedetto del tribunale monocratico. Difesi dall’avvocata Zuleica Gregianin del foro di Padova, dovranno difendersi dall’accusa di lesioni personali aggravate dalla premeditazione, mentre solo per Paolo Mocavero anche per il reato di minacce attraverso i messaggi scritti sui siti internet e sul portale Facebook dei movimenti animalisti.
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