Leroy Merlin cambia Padova Ovest: triplo cantiere per 44 milioni di euro

Definito il piano dei lavori in corso Australia: a marzo inizierà l’intervento per la struttura all’ex Foro Boario

RENDERING - Ecco come sarà Leroy Merlin che presto avvierà i cantieri in città
PADOVA - «I lavori per Leroy Merlin in corso Australia inizieranno a marzo con la messa in sicurezza del cantiere. Ad aprile si entrerà nel vivo e a giugno...

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PADOVA - «I lavori per Leroy Merlin in corso Australia inizieranno a marzo con la messa in sicurezza del cantiere. Ad aprile si entrerà nel vivo e a giugno consegneremo l’intera area». L’annuncio è dell’assessore all’edilizia monumentale Andrea Colasio che da anni segue una vicenda tormentata ma che avrà il pregio assoluto di rivoluzionare Padova ovest, un quadrante spesso dimenticato. Tre cantieri cambieranno il volto dell’area: la rigenerazione dell’ex Foro Boario dove avrà sede il gigante del bricolage, un nuovo cavalcavia che attraverserà la tangenziale ovest consentendo a chi arriva dall’autostrada di parcheggiare direttamente nell’area, e un sistema stradale di accesso a via Chiesanuova.


L’INCONTRO
«Abbiamo già consegnato il terreno. Resta una piccola parte legata alla struttura di Altra Agricoltura nordest - continua l’assessore - Ho incontrato il Gruppo francese nei giorni scorsi e malgrado il costo sia aumentato da 32 a 44 milioni ha confermato l’interesse. Per loro sarà un fiore all’occhiello. Non è stato facile per noi. Ci sono voluti sei anni di colloqui con la Sovrintendenza ma il recupero ha un alto valore culturale tanto che sarà fatto anche un documentario. La proprietà ha dato garanzie che la ristrutturazione del monumento sarà il più possibile aderente alla filosofia del progetto Davanzo. Ad esempio la vecchia sala Borse diventerà uno spazio per conferenze».
«Per la collettività padovana è una notizia di assoluto valore - continua - l’edificio rinascerà con un restauro che coniuga la dimensione architettonica e quella economica. E propone un percorso di rinascita al quadrante ovest della città che noi non avremmo mai potuto finanziare».


IL MINISTERO
«La cattedrale è un bene culturale pertanto ho inviato al ministero la richiesta di un intervento che permetta di migliorarne la valorizzazione, con lo stesso sistema applicato alle Ville Venete, vincolate ma tutelate come bene collettivo. Allo stesso modo ci sarà da rivedere il piano economico. La Convenzione prevede che i maggiori costi per l’aumento prezzi siano a carico di chi investe ma occorre una certa elasticità per le varianti imprevedibili che hanno generato la speculazione. In ogni caso sarà un bene per la città: non solo per le 400 assunzioni, ma perchè il Gruppo lavorerà con gli artigiani locali per le materie prime e infine perchè è stato chiuso l’accordo con Zed che contribuirà all’investimento dal momento che i parcheggi, in deroga rispetto agli standard urbanistici, saranno usati di giorno dall’attività e alla sera dal pubblico degli spettacoli del Geox.


IL DETTAGLIO


L’architetto Davanzo pensò al nuovo Foro Boario nel 1964. Da lontano appare come due tendoni di un circo con sopra due pennoni, proprio come i luoghi dove allora si vendeva il bestiame. I blocchi sovrapposti però hanno anche una doppia funzione, alimentano un sistema naturale di ventilazione. L’edificio sarà conservato per intero, compreso il soffitto caratteristico. Dentro si venderanno materiali per edilizia, fai da te, giardinaggio: per professionisti e privati. I cantieri porteranno in dote un ponte da 9 milioni, lungo 60 metri, che attraverserà la tangenziale per immettere nell’area. La previsione è di inaugurare entro il 2025. Il “Parco commerciale” ha una superficie di vendita complessiva di 19.500 metri quadrati, sui 200mila dell’area. Di questi 16mila dedicati al negozio monomarca compresi di magazzino scorte, uffici e spazi di servizio al personale, laboratori FabLab, servizi al pubblico. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino