La Soprintendenza "boccia" il leone offerto da Forcolin

Il ridisegno del “leone” che è stato avallato dalla Soprintendenza
MUSILE - Niente leone sulla rotonda di Musile. O meglio niente leone nella versione proposta da Gianluca Forcolin, che intendeva pagare di tasca propria il monumento per rendere...

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MUSILE - Niente leone sulla rotonda di Musile. O meglio niente leone nella versione proposta da Gianluca Forcolin, che intendeva pagare di tasca propria il monumento per rendere omaggio alla città della quale è stato a lungo sindaco.


«La Soprintendenza ha detto no al progetto», ha fatto sapere ieri la sindaca Silvia Susanna. Ma l’ente ha dato il via libera a una versione alternativa del leone, che sarà sagomato e potrà essere collocato al centro della rotonda lungo la statale 14.

«Un leone stilizzato in lamina realizzato in acciaio “corten” – precisa Susanna - sarà posizionato sopra una colonna realizzata con lo stesso materiale, alta 4,5 metri e recante la scritta “Città di Musile”. Abbiamo atteso nel rendere pubblico il progetto, poiché erano necessari tutti i pareri degli enti preposti, tra cui appunto la Soprintendenza alle belle arti di Venezia. La rotonda è un’opera attesa da 40 anni dalla comunità, ha risolto i problemi del traffico in modo addirittura superiore alle nostre aspettative ed è stata accolta con entusiasmo di tutta la cittadinanza poiché si tratta del principale ingresso a Musile. Il leone ci sarà, quindi, ma non come statua bensì in una forma diversa, più moderna, che è piaciuta alla Soprintendenza».


«La soluzione approvata è questa, quella proposta da Forcolin è stata bocciata – aggiunge Susanna – . Ringrazio Gianluca per la disponibilità: se vorrà partecipare comunque con un contributo al progetto approvato sarà bene accetto». «Sono deluso - commenta Forcolin - perché credo che il leone sarebbe stato un ottimo biglietto da visita identificativo all’ingresso della città e del Veneto orientale. Il “vero” leone tridimensionale avrebbe valorizzato tutta l’area vicino al Piave. Intendo comunque donare alla città il leone stilizzato, anche se l’impatto visivo sarà diverso. Terrò fede all’impegno preso: intendo ordinarlo e pagarlo. Certo quello tridimensionale sarebbe stato più bello, il massimo come impatto visivo, un elemento che non si sarebbe potuto ignorare per chi arriva in città. Mi chiedo quali siano stati i criteri che hanno portato al no, in base a quali canoni si sia deciso per il modello sagomato, soppesati i due progetti quello scelto sembra una via di mezzo rispetto al leone “vero”». Il taglio del nastro potrebbe avvenire in settembre, non appena ultimata tutta l’opera, anche se la giunta Susanna non ha ancora fissato la data. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino