Santa Giustina in Colle. Si schianta contro un palo e muore: chi era Leonardo Carpin, amante della musica e degli animali

Lo zio: «Aveva superato momenti di difficoltà e confusione che tre anni fa lo avevano condotto nel tunnel delle droghe»

MASSANZAGO - Sono tanti i Carpin che vivono nella piccola frazione di San Dono. La famiglia di Leonardo è molto conosciuta in paese perché il papà Paolo suona...

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MASSANZAGO - Sono tanti i Carpin che vivono nella piccola frazione di San Dono. La famiglia di Leonardo è molto conosciuta in paese perché il papà Paolo suona l'organo nella chiesa parrocchiale e il suo servizio è molto apprezzato non solo dal parroco don Ireneo, ma da tutta la comunità. Leonardo non frequentava la parrocchia ma ci teneva molto alla sua famiglia d'origine: assieme ai parenti non disdegnava mai feste e ricorrenze.

Chi era Leonardo

Il ragazzo che ha perso la vita nell'incidente stradale di ieri mattina a Fratte viveva in una villetta bifamiliare con il papà Paolo, la mamma casalinga Eugenia e la sorella parrucchiera Serena, di qualche anno più giovane, che lavora a Castelfranco Veneto. Nell'altra porzione di casa abita la famiglia dello zio Nicola, infermiere nel reparto di pronto soccorso all'ospedale di Camposampiero. «Leonardo era un ragazzo riservato, aveva la sua compagnia e gli amici - racconta con il groppo ala gola lo zio Nicola Carpin -. Non amava andare tanto in giro, preferiva rimanere a casa a coltivare le sue passioni. Un amore sconfinato per gli animali e la musica. Seppur caratterialmente sulle sue, non mancava mai alle feste di Natale e Pasqua organizzate dalla famiglia. Negli ultimi mesi era felice perché aveva trovato il giusto equilibrio al lavoro. Da quando aveva iniziato a lavorare come artigiano metalmeccanico alla Dimetal a Fratte era cambiato: Leonardo stava bene perché era stato accettato dai colleghi e lui si sentiva a suo agio. Aveva superato momenti di difficoltà e confusione che tre anni fa lo avevano condotto nel tunnel delle droghe. Mio nipote aveva dimenticato quel periodo e, finalmente, aveva trovato un lavoro che lo gratificava e gli piaceva».

Non si separava dal suo husky, Aky

Carpin si era diplomato all'istituto professionale Enaip di Noale e dopo la maturità aveva iniziato a cercare lavoro. Era stato occupato alla Carraro Drivetec e alla Nalon e da circa un anno lavorava nell'azienda Dimetal in via Commerciale a Fratte, a pochi metri dal luogo dell'incidente che gli è stata fatale. Appassionato di musica tecno, Leonardo era un ragazzo innamorato degli animali, in particolare dei cani. Sul suo profilo social sono tante le foto postate del suo Aky, il cane razza husky di colore bianco e nero, con il quale partecipava anche a delle gare canine. Il 28enne di San Dono di Massanzago aveva copiato sul suo diario personale alcune frasi di Keanu Reeves dedicate agli animali: «Le persone buone sono quelle che amano gli animali. Grazie a loro siamo persone più umili, empatiche e affettuose. Gli animali ci donano il loro amore incondizionatamente, senza chiedere nulla in cambio, facendoci del bene». Lo scorso anno Leonardo aveva creato anche una raccolta fondi per aiutare l'Enpa (l'ente nazionale protezioni animali) in occasione del suo 27esimo compleanno.

La comunità

Ieri la notizia della tragica scomparsa di Leonardo Carpin ha destato grande commozione e dolore a San Dono. Il sindaco di Massanzago Stefano Scattolin e l'assessore Alfio Gallo conoscono il papà Paolo ma non conoscevano il figlio Leonardo. Vicino alla famiglia è anche l'ex primo cittadino Francesco Olivi: «Ricordo quand'ero sindaco delle difficoltà che la famiglia aveva con Leonardo quand'era un ragazzino - confessa Olivi che vive a San Dono -. Personalmente sono intervenuto per cercare di dare una mano. Ultimamente però le cose sono cambiate e il ragazzo sembrava più tranquillo». 

 

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Il Gazzettino