Stroncato da un malore a 56 anni un impiegato di banca, il dolore della città

Davide Viaro morto per malore a 56 anni
LENDINARA - Un malore improvviso ha stroncato Davide Viaro a soli 56 anni, lasciando nella disperazione la famiglia e gli amici. Ha provocato sgomento e cordoglio in...

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LENDINARA - Un malore improvviso ha stroncato Davide Viaro a soli 56 anni, lasciando nella disperazione la famiglia e gli amici. Ha provocato sgomento e cordoglio in città la prematura scomparsa dell’impiegato di banca che ha gettato nel dolore la moglie Cecilia Contri, con la quale viveva in via Castel Trivellin, e le sorelle e i fratelli Lidia, Chiara, Carla, Manuel, Roberto e Massimo. In un messaggio scritto sul suo profilo di Facebook, la moglie Cecilia affranta parla di un infarto e di una brutta caduta che hanno portato via l’amato marito e rivolgendosi a lui, esprime il dolore per la perdita e la gratitudine per i 25 anni d’amore trascorsi insieme.


 

LA COMMOZIONE
Nei ricordi di tutti, Davide Viaro era un uomo innamorato della moglie, con la quale formava una coppia affiatata. Lavorava come impiegato nella filiale lendinarese della Banca del Veneto centrale, all’angolo tra le vie Petrobelli e Santa Sofia, e curava l’immagine dell’istituto di credito cooperativo durante la partecipazione a iniziative promozionali come il “Mercato in fiera” nel corso del Settembre lendinarese. I colleghi lo ricordano come un gran lavoratore, un perfezionista, una persona buona e riservata. «Era poliedrico, si occupava dell’accoglienza ai clienti che entravano in filiale per indirizzarli, del centralino, della posta e della corrispondenza, ma non solo», racconta con affetto e cordoglio Stefania Zampollo, per 16 anni collega di Davide nella filiale lendinarese.


Nel suo lavoro Viaro aveva messo a frutto anche la laurea in informatica che aveva conseguito. «Si occupava pure dell’amministrazione del sistema informatico e aveva portato avanti un lavoro di digitalizzazione e archiviazione dei contratti e di tutta la documentazione relativa ai clienti - prosegue Zampollo - potevamo sempre rivolgerci a lui anche per sapere, per esempio, dov’era conservata la versione cartacea di un contratto di dieci o quindici anni prima. Era un punto di riferimento, sempre ligio al lavoro, una persona buona e disponibile».


Molti in queste ore stanno esprimendo il cordoglio ai familiari e domani, alle 19.30, nella chiesa di San Biagio si terrà un momento di preghiera con la recita del rosario. Proprio nella chiesa di San Biagio, a pochi passi dalla casa in cui Viaro viveva, saranno celebrati i funerali mercoledì alle 15.30. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino