Ultimo saluto a Valentina, «Tenace e coraggiosa, aiutaci a respirare la vita»

Ultimo saluto a Valentina, «Tenace e coraggiosa, aiutaci a respirare la vita»
LENDINARA - Le note della canzone preferita di Valentina, con cui la mamma l'accompagnava ogni sera per scivolare piano nel sonno, sono state l'ultimo commovente saluto...

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LENDINARA - Le note della canzone preferita di Valentina, con cui la mamma l'accompagnava ogni sera per scivolare piano nel sonno, sono state l'ultimo commovente saluto per la ragazza spentasi a sedici anni. Una sorta di carezza per l'anima limpida di Valentina Astolfi al termine del rito funebre nella chiesa di San Biagio, dove tutti i posti a sedere con distanziamento erano occupati e molti hanno partecipato restando sul sagrato.


In tanti hanno voluto stringersi con affetto e cordoglio attorno ai genitori Silvia Villa e Diego Astolfi, devastati dal dolore di dover salutare la loro bambina che hanno accompagnato per mano con amore e dedizione tra piccole e grandi difficoltà e conquiste. Attorno alla bara bianca ornata da fiori dai colori tenui, le parole dei parroci don Michele Samiolo e don Alberto Rimbano.

«Valentina è stata una ragazza coraggiosa e tenace, che riusciva a trasmettere queste qualità alle persone che aveva attorno. Mamma Silvia otteneva da lei il coraggio per affrontare la giornata. Salutava le persone che incontrava col suo ciao ciao, ricambiando con un grande sorriso il saluto che riceveva a sua volta», ha detto don Alberto nell'omelia.

RAGAZZA CORAGGIOSA
La vita della ragazza, colpita da disabilità cognitiva, era arricchita da relazioni, legami preziosi. «Era attaccata ai nonni, agli zii, al cuginetto Mattia, ai vicini di casa, agli amici della famiglia. Nonno Franco l'ha accudita con particolare dedizione e cura, a lui Valentina era particolarmente affezionata», ha ricordato il parroco.
Valentina ha frequentato il centro Don Calabria di Verona dove ha trovato dedizione e accoglienza da parte degli operatori. In quest'anno scolastico stava frequentando la prima superiore della Fondazione Irea Morini Pedrina di Este (per la quale sono state raccolte offerte durante la funzione), dove aveva partecipato a diverse attività formative e di laboratorio.


Proprio durante queste attività ha conosciuto la canzone Respira della cantautrice trevigiana Erica Boschiero, un canto che ha conquistato Valentina e con cui la mamma ogni sera l'accompagnava amorevolmente verso il sonno. «Un momento in cui le parole e il canto aiutavano a chiudere gli occhi sicuri di essere amati», ha sottolineato don Alberto, che ha ringraziato i genitori per aver costruito una vita di amore per Valentina, vissuta con dedizione e speranza, e per aver fatto la scelta altruistica della donazione degli organi, che regalerà speranza ad altri giovani. «Siamo chiamati a fare della vita un dono prezioso nell'esempio e nel ricordo di Valentina, che ha vissuto la sua vita fino in fondo ha concluso il parroco - Aiutaci a respirare la vita, come nelle parole di quella canzone che tanto amavi, a non sciupare il tempo che ci viene donato».
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Il Gazzettino