Lendinara, lavori al campanile del Duomo: la protesta dei residenti

Lendinara, lavori al campanile del Duomo: la protesta dei residenti
LENDINARA - Si sta valutando l'idea di un passaggio coperto per i veicoli per ripristinare la viabilità di via Sciacca, interrotta da oltre due anni e mezzo, e nel...

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LENDINARA - Si sta valutando l'idea di un passaggio coperto per i veicoli per ripristinare la viabilità di via Sciacca, interrotta da oltre due anni e mezzo, e nel contempo il Comune e la parrocchia di Santa Sofia lavorano a una convenzione per poter arrivare a una sistemazione del campanile del duomo che ha originato il problema con la caduta di frammenti di pietre. Lo spiegano il sindaco Luigi Viaro e l'assessore ai Lavori pubblici Gino Zatta dopo la nuova lettera aperta con cui Tiziano Fontan ha richiamato l'attenzione sui disagi per i residenti del popoloso quartiere residenziale che comprende via Sciacca e le strade limitrofe.


STRADA CHIUSA
Dal novembre 2019, quando caddero frammenti di parti decorative dal campanile del duomo di Santa Sofia, la carreggiata che lo affianca è chiusa e i mezzi hanno due strade alternative, entrambe pericolose, per uscire dal quartiere. L'invito di Fontan, così come di altri residenti intervenuti nei mesi precedenti, è di adottare soluzioni temporanee per poter ripristinare quanto prima la viabilità per una zona che da tempo è ostaggio del campanile.
Sindaco e assessore nel dare risposta sottolineano che: «l'Amministrazione comunale considera di prioritaria importanza la manutenzione, conservazione e restauro degli edifici di culto in quanto parte preponderante del patrimonio storico artistico e culturale del territorio» e che il campanile di proprietà della parrocchia di Santa Sofia, costruito tra il 1797 e il 1824, è di notevole interesse storico-architettonico e per forma e altezza è elemento distintivo del territorio. Motivo per cui Comune e parrocchia di Santa Sofia potrebbero fare squadra per cercare di raggiungere l'obiettivo di sistemare il simbolo della città, il secondo campanile più alto del Veneto dopo quello di San Marco a Venezia e nono nel novero delle torri e dei campanili più alti d'Italia.


INTERVENTI DI TUTELA
All'articolo 3 dello statuto comunale, sottolineano, è previsto che l'azione del Comune possa concorrere con quella di altri enti per la tutela, la conservazione e promozione delle risorse paesaggistiche, storiche e architettoniche. «È però necessario sottoscrivere una convenzione perché l'amministrazione possa cercare attivamente finanziamenti pubblici o privati a sostegno dell'intervento di messa in sicurezza e di restauro e perché possa dotarsi di un progetto di fattibilità tecnica - dicono Viaro e Zatta, spiegando che il dialogo in tal senso è in corso -. Concordiamo con il residente che lamenta i disagi, per questo l'amministrazione sta lavorando da più di un anno su questo delicato tema. Sicuramente i tempi non saranno brevi per capire lo stato di conservazione del campanile, ma è necessario farlo e con la stipula di una convenzione tra Comune e parrocchia potremmo accelerare i tempi per dare una risposta concreta e funzionale ai residenti nella zona». In attesa però che si possa risolvere il problema alla radice, sono in fase di valutazione anche soluzioni temporanee come quelle richieste dai residenti.


INTERVENTO PROVVISORIO


«Si sta valutando un possibile allargamento del passaggio coperto che consentirebbe di riaprire la carreggiata ai veicoli, pur con l'indicazione di un transito consentito solo ai residenti concludono Non dimentichiamo che è prioritario garantire sicurezza e integrità di persone e cose in caso di caduta di pezzi di cornicione, e che comunque nell'ambito dello studio del Piano urbano del traffico sono al vaglio soluzioni alternative intese a modificare la viabilità di tutta la zona, incluso piazzale Duomo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino