Offese sessiste in chat alla collega: consigliere leghista condannato

Offese in chat
CORDENONS - Una chat di WhatsApp, composta da consiglieri comunali della Lega Nord di Cordenons, ha comportato una condanna per diffamazione per uno dei suoi componenti. Al...

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CORDENONS - Una chat di WhatsApp, composta da consiglieri comunali della Lega Nord di Cordenons, ha comportato una condanna per diffamazione per uno dei suoi componenti. Al centro della vicenda c'erano un commento sessista, molto pesante, nei confronti di una consigliera. Adriano Ortolan, 62 anni, residente a Fontanafredda, ha affrontato il processo con rito abbreviato ottenendo lo sconto di un terzo della pena. Difeso dall'avvocato Paolo Varnier, è stato condannato dal giudice Eugenio Pergola a 2 mesi di reclusione e a una provvisionale di 5mila euro, pari al danno morale, alla parte civile che si era costituita con l'avvocato Manlio Contento. Dovrà rifonder anche le spese di lite, quantificate in 2.940 euro.


Vittima di quella che, se non fosse stata veicolata in una chat, poteva essere ricondotta a un'ingiuria, è stata Amelita Azzano, all'epoca consigliera della Lega Nord. Si era appena tolta dalla chat denominata News di Cordenons. Era il 21 ottobre 2016 e nel Carroccio c'era tensione. Azzano, assieme a un altro consigliere leghista, Vittorio Fantin, era pronta ad abbandonare la Lega per formare un gruppo misto in consiglio comunale. Dure le reazioni su Facebook, che fecero il giro del web, ma ancora più pesante fu il commento di Ortolan sulla chat di WhatsApp, tanto da far intervenire l'amministratore del gruppo: «Non voglio più vedere commenti offensivi di nessun genere». Ortolan, commentando un articolo di giornale sulla fuoriuscita dei due consiglieri dalla Lega, si lasciò andare a considerazioni inopportune, epiteti offensivi e volgari che hanno colpito soprattutto Amelita Azzano. Quando è venuta a conoscenza, ha sporto denuncia e si è costituita parte civile al processo.
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Il Gazzettino