Lega in Veneto, il nodo dei congressi e la questione degli incompatibili

Lega in Veneto, il nodo dei congressi e la questione degli incompatibili
Nel secolo scorso, quando si restava incollati alla tv per godersi Quelli della notte, imperava il tormentone di Nino Frassica: Andiamo al regolamento. Ecco, oggi, nella Lega,...

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Nel secolo scorso, quando si restava incollati alla tv per godersi Quelli della notte, imperava il tormentone di Nino Frassica: Andiamo al regolamento. Ecco, oggi, nella Lega, è la stessa cosa: si cerca il regolamento per capire cosa succederà con i congressi regionali e cioè chi potrà votare, chi potrà candidarsi e, soprattutto, quali saranno le incompatibilità. Il nodo è proprio questo: il regolamento (ancora) non esiste benché i congressi regionali (quelli che ai tempi di Umberto Bossi si chiamavano nazionali) debbano celebrarsi entro gennaio, però da via Bellerio arrivano indiscrezioni che alimentano la polemica. Il tentativo, a quanto raccontano, sarebbe di lasciare un'unica incompatibilità. E cioè quella già fissata nel regolamento del partito e consultabile sul sito www.www.legaonline.it.

Testuale: La carica di Segretario regionale è incompatibile con la carica amministrativa di livello sovra comunale. Ulteriori incompatibilità possono essere definite con delibera del Consiglio Federale.


Queste due righe bastano e avanzano per escludere dalla competizione i presidenti e i consiglieri di Provincia, i consiglieri e gli assessori regionali e i governatori. Trattasi, infatti, di cariche amministrative. Deputati e senatori, invece, sono legislatori. Tradotto: l'assessore regionale allo Sviluppo economico Roberto Marcato in base a quelle due righe non può candidarsi, ma l'attuale commissario Alberto Stefani che è deputato sì. A meno che, come funzionava in passato, non ci siano delle deroghe.


È per questo che in casa della Lega - e non solo in Veneto - si aspetta il regolamento per il congresso. Il regolamento del partito rischia infatti di prestarsi a più interpretazioni. Ad esempio, c'è un passaggio in cui dice: Salvo diversa deliberazione del Consiglio Federale, le cariche di Segretario delle delegazioni territoriali sono incompatibili con la carica di Parlamentare, Europarlamentare, Consigliere Regionale, Presidente di Provincia, Sindaco di capoluogo di Provincia, Sindaco di città con oltre 100.000 abitanti e Sindaco di Città metropolitana. L'incompatibilità assume le caratteristiche di ineleggibilità quando il candidato ricopre già una delle cariche istituzionali di cui al presente comma. La regione, con Regolamento o delibera ratificata dal Consiglio Federale, può inserire ulteriori incompatibilità con altre cariche amministrative. Ma il periodo seguente è: La carica di Segretario regionale è incompatibile con la carica amministrativa di livello sovracomunale. Quindi: sindaci e parlamentari non possono fare i segretari di sezione ma possono essere eletti segretari regionali?


Sul tema non ci sono né smentite né conferme per il semplice motivo che ufficialmente nessuno sa niente. L'ufficio stampa federale della Lega dirotta su Stefani e Stefani dice di non sapere nulla: «Per il congresso regionale il regolamento lo fa via Bellerio». Bisognerà dunque vedere cosa scriverà al riguardo la commissione di cui dovrebbe far parte Roberto Calderoli.

Segretario della Lega in Veneto


In Veneto l'ultimo segretario eletto della Lega è stato Gianantonio Toni Da Re. «Ero segretario nel 2018 - racconta - quando Matteo Salvini fece dimettere i segretari provinciali divenuti nel frattempo parlamentari, Paternoster a Verona, Coin a Treviso, Ostellari a Padova, Saviane a Belluno, Vallotto a Venezia, Pretto a Vicenza. Io avevo chiesto delle deroghe e Salvini rispose che il Veneto non ha bisogno di deroghe. All'epoca valevano ancora le regole di Bossi. Adesso con la Lega di Matteo è diverso». Per la cronaca: i congressi di sezione in Veneto finora sono stati celebrati per il 75%. «Ci sarà una accelerazione finale sugli ultimi - dice il commissario Stefani - e quelli provinciali potrebbero iniziare già il 19 novembre». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino