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Clima sempre caldo nella Liga veneta. Ieri i 13 parlamentari neoeletti sono stati impegnati a Roma per l'insediamento delle Camere, ma in Veneto hanno continuato a tenere banco le vicende congressuali e, sopratutto, il siluro che il deputato padovano Massimo Bitonci ha lanciato sull'autonomia. «Se chiedo 23 materie, in un anno è difficile - ha detto il parlamentare -. L'impostazione corretta è quella della legge quadro e quindi dei decreti attuativi, trattare una competenza per volta, magari partendo dalle materie considerate minori». In sintesi: inutile lamentarsi se dopo cinque anni non c'è ancora l'autonomia, ha sbagliato Zaia a chiedere tutte le 23 materie in un colpo solo.
LA REPLICA
A Bitonci ha replicato Alberto Villanova, presidente dell'intergruppo Lega-Zaia Presidente in consiglio regionale del Veneto: «La richiesta di 23 materie per l'autonomia del Veneto non è un numero casuale, frutto del lancio di dadi. È una richiesta ponderata, basata sul diritto costituzionale ed elaborata col supporto tecnico di esperti giuristi.
IL COMMISSARIO
I patti vanno rispettati e il commissario regionale della Lega, il deputato Alberto Stefani, ha provato a metterci una pezza postando su Facebook una foto di se stesso assieme al governatore Luca Zaia e, senza citare Bitonci e senza entrare nel merito della strategia di Palazzo Balbi, ha assicurato una accelerazione sull'autonomia: «Oggi e domani le votazioni per i presidenti delle Camere - ha scritto ieri - dalla prossima settimana accelerazione sull'autonomia. Grazie alla Lega, che da sola ha tenuto alta la bandiera dell'autonomia del Veneto anche in anni (e con Governi) difficili, la legge-quadro sull'autonomia può proseguire concretamente un percorso storico di devoluzione di materie tra Stato e Regione, con l'obiettivo di arrivare ad acquisire tutte le materie che i veneti hanno richiesto. Per la Lega del Veneto questa è e sarà sempre la priorità: la difesa del nostro territorio e della nostra identità. Abbiamo un'occasione storica, con un governo di centrodestra dopo oltre 11 anni. Ora tocca a noi e la responsabilità sarà nostra. Avanti tutta, avanti Lega!».
I CONGRESSI
In attesa del congresso regionale - che da regolamento del partito, salvo deroghe, vedrà l'esclusione dalle candidature a segretario dei consiglieri e degli assessori regionali mentre potranno correre parlamentari e sindaci - nel partito ci si anima per le assise comunali. Lunedì sarà celebrato il congresso della Lega di Padova città dove c'è fermento per le nuove iscrizioni e le candidature contrapposte. Ma il congresso è anche l'occasione per rivangare vecchi temi. Un invito arriva dal consigliere regionale Fabrizio Boron: «I candidati alla segreteria della Lega cittadina firmino un impegno, chiunque vinca: alla prima riunione di sezione, che qui non si fa da anni, vengano portati i conti della campagna elettorale delle ultime comunali». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino