Gentilini: «Il candidato sindaco lo scelgo io». Ma la Lega lo "scarica"

Giancarlo Gentilini
TREVISO - «Giancarlo Gentilini non è più rappresentativo della nostra idea di leghismo». Lo ha detto oggi il segretario provinciale della Lega, Dimitri...

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TREVISO - «Giancarlo Gentilini non è più rappresentativo della nostra idea di leghismo». Lo ha detto oggi il segretario provinciale della Lega, Dimitri Coin, come conseguenza delle recenti esternazioni sulla stampa dell'ex sindaco-sceriffo di Treviso che aveva alzato la voce sul nome del prossimo candidato alla poltrona di primo cittadino della città: «Di sicuro il candidato sindaco della Lega dovrà avere la mia benedizione».  Coin ha spiegato che la lista presente nel Consiglio Comunale di Treviso a nome Gentilini «non sarà più di appoggio alla Lega Nord». Non si tratta di un'espulsione, ha aggiunto il segretario, anche perché «la segreteria provinciale non può praticarla: avendo più di 10 anni di appartenenza - ha detto ancora Coin - un'eventuale espulsione spetta solo alla segreteria federale», la quale «è stata informata» ma dalla quale «non è stata avanzata alcuna richiesta di espulsione».


GENTILINI SCATENATO RISPONDE

«Io resto sempre fedele al vangelo della Lega 1994»: con la solita voce roboante nonostante gli 87 anni, l'ex sindaco-sceriffo di Treviso, Giancarlo Gentilini, replica all'Ansa alle dichiarazioni di stamane del segretario provinciale del Carroccio, Dimitri Coi. «Ho amministrato per 22 anni Treviso e ho accolto solo applausi - ricorda l'ex sindaco, che aveva intenzione di presentare una propria lista alle prossime elezioni -. Se poi in seno alla nuova generazione c'è un cambiamento di rotta non me ne frega nulla. Io, da Alpino, resto fedele al motto: Dio, patria e famiglia». Gentilini non nasconde la propria delusione per l'accaduto. «Ognuno faccia i propri giochi - spiega - decideranno i trevigiani cosa fare nelle prossime elezioni. Io non accetto diktat da nessuno, tanto più da un movimento che si è trasformato in un partito, lascio al popolo la decisione». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino