Lega a Padova, il voto dopo lo scontro: Federica Pietrogrande vince il congresso

L'ex presidente del Consiglio comunale è la nuova segretaria della sezione cittadina. Bitonci gongola, Boron attacca ancora

Massimo Bitonci e Federica Pietrogrande al congresso a Limena
PADOVA - Polemiche, tensioni e divisioni. E poi, alle undici sera, un risultato nettissimo. L'avvocato Federica Pietrogrande, 45 anni, già presidente del Consiglio...

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PADOVA - Polemiche, tensioni e divisioni. E poi, alle undici sera, un risultato nettissimo. L'avvocato Federica Pietrogrande, 45 anni, già presidente del Consiglio comunale ai tempi dell'amministrazione Bitonci, è la nuova segreteria della sezione cittadina della Lega. Al congresso di ieri - convocato nella sala comunale di Limena - hanno votato 78 tesserati e Pietrogrande ha ottenuto 42 voti a favore lasciandosi dietro con ampio scarto gli altri due candidati: l'ex capogruppo Davide Favero fortemente sostenuto da Fabrizio Boron (22 preferenze) e l'ex assessore Alain Luciani (3 voti). Pietrogrande ha vinto con il 66%. Undici militanti hanno votato scheda nulla o si sono astenuti.

Il voto

Un esito che premia l'ala salviniana del partito e soprattutto la componente legata a Bitonci, Stefani e Ostellari. Un risultato che però non placa affatto le polemiche: «Una ventina di militanti sono stati tesserati nell'ultimo anno con l'obiettivo di avere questi numeri al congresso, mai visto niente di simile» continuavano a mormorare anche ieri sera i rivali interni al Carroccio con in testa il consigliere regionale Fabrizio Boron. La spaccatura rimane anche dopo questa conta interna perché ora sullo sfondo c'è la partita più importante: quella per la segreteria regionale del partito.

L'appuntamento era per le 20.45 in una sala del consiglio blindata: potevano entrare solo i militanti leghisti. Pietrogrande si è presentata all'ingresso sorridente parlando proprio con il suo sponsor principale, Bitonci. A gestire le operazioni burocratiche è stata chiamata la deputata Arianna Lazzarini, sindaca di Pozzonovo. Prima il dibattito, dove non sono mancate accese prese di posizione al microfono e smorfie eloquenti in platea su entrambi i fronti della contesa, e poi alle 22.30 l'inizio delle attese votazioni. Tre quarti d'ora dopo ecco la comunicazione ufficiale dei risultati. Pietrogrande doppia il principale sfidante e prende in mano il timone del partito padovano.

Massimo Bitonci, ex sindaco e oggi parlamentare appena rieletto, risponde al telefono e in sottofondo si sentono gli applausi per la nuova segretaria. «Congratulazioni a Federica Pietrogrande - dice Bitonci -. Un importante risultato personale di Federica ma anche in termini di adesioni al congresso. La ringrazio personalmente per aver messo a disposizione la sua preparazione ed esperienza amministrativa, anche da presidente del Consiglio Comunale di Padova. Son sicuro che il suo impegno assieme a quello di un rinnovato direttivo, con il coinvolgimento dei consiglieri comunali, porterà a nuova ripartenza per la Lega cittadina, ascolto, partecipazione ed aiuto ai più fragili, in momento storico di grave crisi economica e sociale».

Le polemiche

Non nasconde invece la sua amarezza il consigliere regionale della lista Zaia Fabrizio Boron. «La situazione è piuttosto chiara. Io sono in Lega da '93, ma una cosa del genere non l'avevo mai vista. A votare siamo in 78, di questi una ventina non li ho mai visti prima in vita mia. Gente che è sputata dal nulla, da un giorno all'altro e che ora vota perché tesserata come militante all'ultimo momento. Anzi, qualcuno di questi lo vedevo, anni fa, ai banchetti di Forza Italia. Di conseguenza, mi pare che si tratti di un risultato già scritto». E il riferimento ai Forza Italia non è affatto casuale. La fronda padovana del Carroccio, nei giorni scorsi ha puntato a più riprese il dito contro Eleonora Mosco che, nella giunta Bitonci, era vicesindaco in quota Fi.

«Sono soddisfatta per il partito e per la sezione - ha commentato l'ex presidente del consiglio comunale - Ora la sezione ha un nuovo segretario e un nuovo direttivo, quindi questo è un buon punto di partenza». E sulle polemiche che hanno accompagnato la sua elezione Pietrogrande risponde d'istinto: «Credo che le polemiche non facciano bene al nostro movimento. Certo, la dialettica va bene e credo sia importante avere dei momenti di confronto per trovare un momento di sintesi tra le varie anime del partito. La polemica fine a sé stessa, però, non fa il bene della Lega. I tutti i casi, questa sera è stato fatto un passo i vanti e questo è molto positivo».

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Il Gazzettino