OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
- oppure -
Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google
OFFERTA SPECIALE
Leggi l'articolo e tutto il sito ilgazzettino.it
1 Anno a 9,99€ 69,99€
oppure
1€ al mese per 3 mesi
L'abbonamento include:
- Accesso illimitato agli articoli su sito e app
- La newsletter del Buongiorno delle 7:30
- Tutte le newsletter tematiche
- Approfondimenti e aggiornamenti live
- Dirette esclusive
VENEZIA - Le lettere di espulsione sono arrivate. Fuori dalla Lega il consigliere regionale Fabrizio Boron, fuori il consigliere comunale di Albignasego, Massimiliano Bertazzolo, fuori il militante Michele Rettore. Il padovano Boron ha già impugnato il provvedimento, ma nel partito la tensione è altissima. «Ci stiamo avvicinando al congresso regionale in un clima di violenza, il voto diventerà uno scontro tra bande», ha dichiarato a Focus su Rete Veneta l’assessore regionale Roberto Marcato, candidato in pectore alla segreteria della Lega-Liga veneta. Dopo avere messo in fila gli avvenimenti degli ultimi giorni, Marcato ha tuonato: «Invece di pensare al bene del partito e alle prossime scadenze elettorali, pare che il problema sia massacrare chi non è in linea con la dirigenza. In tempi normali, in un partito normale, con quello che è successo questa dirigenza verrebbe azzerata».
LE RACCOMANDATE
Le espulsioni, annunciate da giorni, sono arrivate ieri tramite raccomandate semplici. «Ma le motivazioni sono indefinite, i fatti non sono circostanziati, è come se fosse tutto un “si dice”», afferma Boron che ha già spedito il ricorso contestando il provvedimento e chiedendone l’immediata sospensione.
Ecco cosa c’è scritto nella lettera di espulsione di Boron firmata da Maurizio Bosatra: “Il Comitato Disciplinare e di Garanzia, riunitosi nella giornata di lunedì 29 maggio 2023, venuto a conoscenza dei suoi ripetuti comportamenti durante la campagna elettorale per le amministrative del 2023 a sostegno di liste concorrenti a quelle del Movimento, anche partecipando attivamente ad iniziative elettorali pubbliche, così da ostacolarne l’attività, ai sensi dell’articolo 32 del vigente Statuto ed ai sensi dell’articolo 10 del vigente Regolamento Federale ha deliberato nei suoi confronti un provvedimento di espulsione dal Movimento “Lega per Salvini Premier” e dalla articolazione territoriale regionale”.
Contestazioni che Boron respinge: «”Venuto a conoscenza”? Ma di cosa? “Ripetuti comportamenti”? Ma quali? Per la campagna elettorale ho partecipato a un solo comizio a Codevigo per un candidato della coalizione con il senatore Ostellari e la deputata Elisabetta Gardini.
FRATELLI COLTELLI
A tenere banco sono anche le durissime accuse di Roberto Marcato alla dirigenza del partito, vale a dire al commissario Alberto Stefani e a chi lo sostiene, in primis Andrea Ostellari e Massimo Bitonci. Sotto accusa i tentativi di cambiare il regolamento per ridimensionare il voto ai delegati di diritto («Una vaccata giuridica che ho stoppato») o proprio per non farli votare se non in regola con i versamenti al partito. «Sono stati messi alla gogna i consiglieri regionali, che guarda caso non pendono verso l’attuale dirigenza, salvo poi scoprire che invece avevano pagato». Ma è vero che Marcato potrebbe ritirarsi dalla corsa per la segreteria? Vox populi narra di tentativi di far ritirare sia Roberto Marcato che Franco Manzato per puntare su un terzo nome (Gianpaolo Gobbo?) da contrapporre ad Alberto Stefani. «Io un passo indietro? Se la persona che viene proposta ha una storia, una visione e un amore dei militanti più forti dei miei, io mi sposto in trenta secondi. Non ne vedo moltissimi all’interno del partito».
Leggi l'articolo completo
su Il Gazzettino