Le notti più terribili col ritorno dei krampus, i demoni delle montagne

Gli orribili krampus
TARVISIO e PONTEBBA (Udine) - All’imbrunire del 5 dicembre di ogni anno, in Val Canale, nel cuore delle Alpi Giulie e a poca distanza da Carinzia e Slovenia, si rinnova...

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TARVISIO e PONTEBBA (Udine) - All’imbrunire del 5 dicembre di ogni anno, in Val Canale, nel cuore delle Alpi Giulie e a poca distanza da Carinzia e Slovenia, si rinnova l’antico rito di San Nicolò e dei suoi mostruosi accompagnatori, i Krampus. La loro inquietante comparsa, in procinto del solstizio invernale, è legata al perpetuarsi di tradizioni arcaiche, residui di un mondo pagano, silvestre e agrario oramai del tutto scomparso. In passato, nel momento in cui si rinnovava il ciclo solare e le attività agricole e boschive erano impedite dai rigori della stagione, le popolazioni davano vita a diverse cerimonie collettive nelle quali si evidenziava il contrasto tra il riposo e la rinascita della natura, tra il bene e il male, la vita e la morte, attendendo pronostici e prodigi per la fertilità delle future stagioni.


L’attuale rito dei Krampus, anche se è venuto meno il contesto socio-culturale originario, racchiude in sé tutto questo variegato mondo, assumendo pure i connotati di un'iniziazione che prepara i giovani a essere accolti nella società degli adulti. I Krampus, figure mitiche maligne provenienti dalle foreste profonde, scortano chiassosamente Nicolò, il Santo introdotto nel rito dalla tradizione cristiana medievale per mitigarne le intemperanze. Attesi da tutti con agitazione e timore, i Krampus appaiono come spiriti silvestri ricoperti di pelli e pellicce. Portano maschere mostruose, sormontate da alte corna rosse, bianche o di colore naturale; dalla bocca dentata penzola una lunga lingua rossa. Lungo tutte le strade dei centri abitati della Val Canale, con alcune sfumature nell’interpretazione del rituale, i demoni delle foreste trascinano il carro su cui trova posto San Nicolò.

Muniti di campanacci, catene, fiaccole e bastoni, i Krampus inseguono ragazzi e adulti imponendo loro, a suon di frustate, di inginocchiarsi e pregare. In particolar modo a Tarvisio, nel capoluogo della Val Canale, la rappresentazione assume per alcuni momenti caratteri di grande clamore. La confusione di questo continuo rincorrersi, i rumori e i colori della scena, le urla di chi fugge e di chi insegue rendono infatti lo spettacolo estremamente affascinante. Ancor più se, come spesso accade, il paesaggio é imbiancato dalla prima neve. San Nicolò interroga i bambini, mostrando una lunga e folta barba bianca. Per chi ha fatto il bravo nel corso dell’anno sarà generoso con la consegna di piccoli regali, tra cui dolciumi e uno squisito pane in forma di diavoletto. In caso contrario ci saranno solo le bacchettate. Nel frattempo i Krampus, incontenibili, disperdono la folla assiepata lungo le vie cittadine distribuendo colpi di verga sulle gambe e bruschi spintoni. 

Dove vedere i Krampus
Si comincia sabato 3 dicembre a Coccau di Tarvisio, e si continua domenica 4 dicembre a Cave del Predil di Tarvisio con la silatata dei Krampus e San Nicolò, con il grande falò. Lunedì 5 dicembre altri appuntamenti a Tarvisio, dalle 17, con una grande sfilata, a Tarvisio Centrale, dalle 17.30, a Camporosso dalle 17, a Fusine

dalle 13.30 dai laghi, a Rutte Piccolo dalle 20.30; a Malboghetto Valbruna dalle 17.30 a Valbruna e poi a Ugovizza e a Malborghetto. Martedì 6 dicembre si torna a Coccau di Tarvisio dalle 17. Giovedì dì 8 dicembre festa a Pontebba dalle 10 e alle 17 sfilata di gruppi Krampus da Friuli, Austria e Slovenia. Domenica 11 dicembre i Krampus arrivano a Tolmezzo dalle 18.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino