AQUILEIA (Udine) - Alla scopeta del Museo archeologico nazionale paleocristiano di Aquileia grazie a un concerto che si terrà negli spazi espositivi tra gli splendidi...
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L'appuntamento è per domani, domenica 2 ottobre, con l'evento inserito nel progetto #domenicalmuseo, ad Aquileia: il Museo paleocristiano, che di norma si può visitare solo una volta alla settimana, il giovedì, aprirà eccezionalmente le sue porte in occasione dell’iniziativa che conclude la rassegna musicale estiva del "Trieste Flute Ensemble". I musicisti, diretti dal maestro Alessandro Vigolo, si esibiranno nella suggestiva cornice del complesso museale di Monastero, con un programma dedicato alla musica sacra in cui si suoneranno brani, tra gli altri, di Haendel e Pachelbel. Il Museo paleocristiano resterà aperto, a ingresso gratuito, dalle 14 alle 19, mentre il concerto inizierà alle 17.30. Il Museo archeologico nazionale resterà contemporaneamente aperto, a ingresso gratuito, per tutto il giorno, dalle 8.30 alle 19.30.
Il Museo sui resti della basilica che divenne monastero
Si tratta di un museo molto suggestivo, dalle caratteristiche del tutto peculiari. In esso i concetti di "museo" e di "area archeologica" convivono in perfetta simbiosi: l'edificio attuale, infatti, corrisponde all'ultima di una serie di ristrutturazioni condotte nel corso di 15 secoli sul sito di una delle basiliche paleocristiane di Aquileia. Il complesso, sorto all'esterno della cinta muraria antica, divenne nel corso dei secoli un monastero dell'ordine benedettino, per poi subire nuove modifiche e cambiare definitivamente destinazione. L'edificio è sede museale soltanto dal 1961. Oltre ai resti della basilica paleocristiana e dei suoi mosaici policromi, venuti alla luce nel corso delle indagini archeologiche, al suo interno sono raccolti gli splendidi mosaici provenienti dalla basilica paleocristiana del Fondo Tullio alla Beligna, alcuni altri mosaici di provenienza aquileiese, e l'ingente raccolta epigrafica di iscrizioni cristiane legare al sito aquileiese. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino