Rissa tra ultrà di Lazio-Spal 31 perquisizioni e indagati

Gli scontri avvenuti prima dell'amichevole Lazio-Spal che si è giocata ad Auronzo di Cadore
BELLUNO - Sono scattate ieri mattina 31 perquisizioni effettuate dagli agenti della Digos, da Roma a Ferrara, per gli scontri che sono avvenuti a Auronzo il 28 luglio scorso in...

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BELLUNO - Sono scattate ieri mattina 31 perquisizioni effettuate dagli agenti della Digos, da Roma a Ferrara, per gli scontri che sono avvenuti a Auronzo il 28 luglio scorso in occasione del ritiro estivo della Lazio. A fronteggiarsi prima in una rissa in via Cella e poi in una aggressione finita con un carabiniere ferito al bar di piazza Vigo, “Ottavo Nano”, laziali e ferraresi. Non erano saliti per la partita amichevole Lazio Spal, ma per darsele. Ebbene dopo le attente anali degli agenti della Digos di Belluno, diretti dal capo Luca Fodarella, e dai colleghi di Roma e Ferrara sono stati individuati i presunti responsabili. Al setaccio della polizia immagini, studiate fotogramma dopo fotogramma, che hanno permesso di smascherare i presunti autori degli scontri tra tifoserie. 


LE PERQUISIZIONI I 31 decreti di perquisizione, eseguiti ieri, sono stati emessi dalla Procura della Repubblica di Belluno, che coordina l’inchiesta. Nel registro degli indagati per rissa e lesioni 9 appartenenti al gruppo ultras laziale degli “Irriducibili” e 22 ultras della Spal. Agli ultras è stato anche notificato l’avvio del procedimento amministrativo per il Daspo. Non si, al momento, se è partito nei loro confronti anche un procedimento di foglio di via da Auronzo. Questo particolare e ulteriori dettagli sull’inchiesta verranno dato questa mattina in una conferenza stampa che si terrà in Questura. 

GLI IRRIDUCIBILI
Il gruppo di ultràs laziali “Irriducibili” è nato ormai 31 anni fa. È una tra le più famose schiere di ultras d’Italia, tra le più conosciute e temute, con forte connotazione di destra radicale. Secondo il loro “codice d’onore” rifiutano la violenza gratuita, scontrandosi solo con gruppi organizzati come loro. 
LO SCONTRO

E era certamente tutto organizzato anche lo scontro con i “nemici” della Spal avvenuto il 28 luglio scorso intorno alle 16, di fronte al bar “All’Hostaria” di Francesco Corte Metto, in via Cella. Una posizione strategica all’imbocco del paese scelta dagli ultràs laziali. Erano partiti la mattina da Roma, ma non per vedere la partita, quel giorno c’era l’amichevole Lazio Spal, ma per cercare la rissa. Così quando sono arrivati i tifosi della Spal, attesi all’appuntamento, è scattato l’inferno tra una quarantina di persone. Fumogeni, mazze, pugni, colpi. E ancora sono volate sedie e tavoli. Tutto è durato meno di 10 minuti, ma sono bastati per causare 3mila euro di danni al bar. Intorno alle 18.40 di quel giorno volano ancora parole tra laziali e ferraresi. Questa volta sono in piazza al bar Ottavo Nano. Un ragazzo vien schiaffeggiato i carabinieri intervengono subito, ma vengono aggrediti a loro volta e uno di loro resta ferito. In questo caso è scattata una denuncia.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino