Mazzuccato: «Assumo io la trans Basta che abbia voglia di lavorare»

Diva, ripresa di spalle
VENEZIA - «A me basta che abbia voglia di lavorare e che ci sappia fare per vendere la mia bigiotteria. Non mi interessa se è uomo, donna, gay o trans. Mi ha fatto pena la sua...

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VENEZIA - «A me basta che abbia voglia di lavorare e che ci sappia fare per vendere la mia bigiotteria. Non mi interessa se è uomo, donna, gay o trans. Mi ha fatto pena la sua storia, e sono disposto ad assumerla per un periodo di prova. Se funziona avrà il posto di lavoro».




Parla così Gino Mazzuccato, 68 anni, titolare dell’omonima fornace e vetreria artistica di Murano. Un personaggio poliedrico, proprietario fino al 1986 insieme al fratello Luciano del Venezia Calcio, poi ceduto a Maurizio Zamparini. Uno che ha ancora tanta voglia di vincere e che ha deciso di mettersi in gioco dopo aver letto la storia di Diva, la ventitreenne di Portogruaro nata bambina ma per uno scherzo della natura con il sesso maschile, indotta a licenziarsi a marzo dalla cooperativa per cui lavorava, derisa dai compagni e allontanata dalla famiglia.









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Il Gazzettino