Il settore agricolo del veneto ha bisogno da subito di circa 7.000 lavoratori stagionali, in vista dell'imminente campagna degli asparagi e della raccolta delle fragole. La...
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«Ancora sette giorni - afferma il presidente di Coldiretti Veneto, Daniele Salvagno - e il prodotto sarà maturo a Verona e nel rodigino, ma senza la forza lavoro straniera nessuna fragola"Made in Veneto" arriverà sulle tavole dei consumatori. Non bastano i pur importanti risultati che abbiamo ottenuto, dalla proroga dei permessi di soggiorno alla possibilità di far lavorare in campagna i parenti sino al sesto grado. Servono la riapertura delle frontiere e la semplificazione dei voucher insieme alla possibilità di occupare per le attività agricole di raccolta anche i lavoratori messi in cassa integrazione a seguito del blocco delle altre attività».
Per quanto riguarda in particolare i lavoratori stranieri, i picchi degli ingressi si registrano tra marzo e aprile, con la maturazione di ortaggi e frutta, per poi rialzarsi nuovamente verso l'estate e a settembre con le vendemmie programmate. Soprattutto nel veronese si prevede un fabbisogno da marzo ad aprile di 4.000 unità, 1.000 nel rodigino, 900 a Padova e nel trevigiano 500.
Il Gazzettino