Job Day a Jesolo, in 500 a caccia di un posto di lavoro stagionale

Job Day a Jesolo, in 500 a caccia di un posto di lavoro stagionale
JESOLO - La carica dei cinquecento. Sono gli aspiranti lavoratori stagionali che ieri, al Palazzo del Turismo di Jesolo, hanno partecipato al Job Day organizzato...

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JESOLO - La carica dei cinquecento. Sono gli aspiranti lavoratori stagionali che ieri, al Palazzo del Turismo di Jesolo, hanno partecipato al Job Day organizzato dall'Associazione jesolana albergatori, in collaborazione con Confcommercio San DonàJesolo e con il supporto tecnico di LavoroTurismo. L'obiettivo è stato quello di creare un collegamento tra i lavoratori e le aziende del territorio per reclutare nuova forza lavoro da impiegare nella prossima stagione. Oltre 300 le offerte di lavoro garantite, a fronte della partecipazione di 26 aziende, alcune delle quali in rappresentanza di più strutture ricettive in tutto il Veneto per un totale di circa 50 hotel. Ma a livello generale, in considerazione degli oltre 370 hotel e delle 1.500 attività tra bar, ristoranti e negozi presenti in città, LavoroTurismo ha calcolato che i posti di lavoro attualmente vacanti a Jesolo sono almeno mille e con particolare riferimento ai  camerieri. E alla fine sono state 400 le persone che ieri si sono presentate ai colloqui, a fronte di mille preiscrizioni accuratamente vagliate in fase di selezione, ma a questi si è aggiunto ieri mattina anche un altro centinaio di stagionali, ammessi ugualmente ai colloqui anche se non con accesso prioritario. Tutti, inoltre, hanno potuto sostenere al massimo cinque colloqui alla fine dei quali per molti l'esito è stato positivo, in alcuni casi perfino già con l'accordo di assunzione. Per gli altri è arrivato l'invito a sostenere un successivo incontro con l'albergatore di turno per discutere degli ultimi dettagli. 

IL CASO DEI MINORENNIA rimanere sullo sfondo, per gli operatori, la difficoltà di assumere personale per i mesi estivi. «Si tratta di una situazione dovuta a più fattori - spiega - Oscar Galeazzi, responsabile di LavoroTurismo . Chi ha meno di 18 anni, per esempio, un tempo finita la scuola si dedicava al lavoro estivo. Ora però i minorenni non possono più essere assunti, se non come apprendisti tenendo però presente che dopo le 20 non possono più lavorare. Ma è anche vero che il lavoro stagionale ha perso un po' dell'appeal che aveva fino a qualche anno fa. Come se non bastasse, nel caso specifico le maggiori richieste riguardano la ristorazione, ma ormai si trovano ristoranti e bar ovunque, anche nei negozi di abbigliamento - prosegue Galeazzi -. L'offerta è maggiore rispetto alla domanda, e questo genera le difficoltà. Su queste basi è nato l'incontro di Jesolo, ma eventi simili ormai si stanno sviluppando in tutta Italia». Anche perché, in ogni caso, il lavoro di cameriere può rappresentare una buona fonte di guadagno.

«ANTICIPARE IN MARZO»«Sfatiamo una volta per tutte un falso mito aggiunge il presidente di Confcommercio, Angelo Faloppa non è affatto vero che i camerieri, ovvero la categoria al momento più ricercata dalle nostre aziende, siano sottopagati. Lo stipendio medio netto è di 1.400 euro al mese, più Tfr, a fronte di 40 ore settimanali e giorno di riposo settimanale. Alle aziende una figura di questo tipo costa circa tremila euro al mese, non è poco. Eppure, continuiamo a fare fatica ad assumere. Una soluzione può essere l'aumento della stagionalità: a fronte di un'occupazione prolungata per più mesi, qualche remora potrebbe cedere». In serata, a fronte dei colloqui registrati, il bilancio di Aja è positivo. «Ci sono stati dei colleghi che hanno individuato delle figure da inserire nelle proprie aziende spiega il presidente dell'associazione albergatori, Alberto Maschio . Sicuramente ripeteremo l'iniziativa anche il prossimo anno, probabilmente anticipandola a marzo. Abbiamo avuto richieste da persone di tutte le età, minorenni compresi, che però non possiamo assumere per i vincoli della legge. Ed è un'assurdità: il limite della scuola dell'obbligo è a 16 anni, dopodiché l'accesso al mondo del lavoro dovrebbe essere libero». 
Giuseppe Babbo Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino